Matteo Renzi editorialista per il quotidiano saudita. Il primo editoriale? Un omaggio allo sceicco
Mentre la maggior parte del popolo italiano fatica ormai a mettere un pezzo di pane tra i denti, Matteo Renzi trova un nuovo modo per arrotondare lo stipendio. Non bastavano le attività di leader di partito, senatore, imprenditore, conferenziere, componente del FII Instituite saudita e della Royal Commission per AlUla, ora l'ex presidente del Consiglio è anche editorialista per Arab News. Quotidiano con sede a Riyad e parecchio vicino a Bin Salman, pappa e ciccia con Matteo Renzi. L'ex sindaco di Firenze ha ormai dichiarato più volte il suo amore per il mondo arabo, sancito dalle sue frequenti trasferte, l'ultima in Bahrein per assistere al Gran premio di Formula 1.
L'editoriale d'esordio di Renzi per Arab News, risale ormai a qualche giorno fa, ed è intitolato: "AlUla can be the city of the future, as well as of the past", tradotto: "AlUla può essere la città del futuro, così come del passato". Nell'articolo riportato dal Fatto Quotidiano, risaltano gli elogi dell'ex premier alla Corona araba: "AlUla e l'Arabia Saudita stanno seguendo approccio community-inclusive e culter-first". Il Regno arabo descritto come modello di inclusività sociale, oltre che d'attenzione per la cultura, stona un pochino in seguito alla vicenda Kashoggi.
Ma l'ex sindaco di Firenze, promotore del "Nuovo Rinascimento" arabo sembra crederci veramente: "AlUla sarà un museo vivente" e l'obiettivo della Royal Commission di cui Renzi è membro è "assicurare che gli abitanti della regione siano centrali nel successo a lungo termine della città". Insomma, nessuno impedisce a Renzi di fare politica in Arabia Saudita, ma il problema si pone quando il toscano ha già degli incarichi (profumatamente pagati) nel proprio Paese. Si decida: o uno o l'altro. Tutti e due sono difficili da conciliare.