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Antonio Rinaldi prende la parola all'Europarlamento: "Quanto bugie dobbiamo ascoltare?" Europa e Von der Leyen sbriciolate

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"Fra due mesi saranno cinque anni dal referendum sulla Brexit", esordisce Antonio Maria Rinaldi, Europarlamentare della Lega, intervenuto in un'aula plenaria di Bruxelles semideserta per via delle disposizioni sanitarie. "Quante bugie abbiamo dovuto ascoltare da improvvisati novelli Catone che urlavano: Britannia delenda est. Solo perché terrorizzati da un pericoloso precedente? Gli stessi che sostenevano convinti che con il recesso ci sarebbero stati solo due giorni di scorte alimentari e di medicinali. E che il Regno Unito sarebbe sprofondato negli abissi dell'oceano. Non hanno compreso invece la legittima volontà di un grande e orgoglioso Paese, che ha preferito esercitare in modo democratico la propria sovranità, invece di delegarla a grigi burocrati che hanno dimostrato, nei fatti, di non sapere gestire neanche un condominio" accusa Antonio Maria Rinaldi.

"Con questa maledetta pandemia, i cittadini dell'Unione chiedevano soltanto due cose" sostiene l'Europarlamentare. Primo: "un serio ed efficace piano vaccinale". Secondo: "Un'azione di sostegno economico rapido e adeguato per dare aiuto concreto alle persone e alle imprese", elenca Rinaldi e aggiunge che "sul primo punto stiamo facendo ridere il mondo. Al punto che la Commissione si è rifiutata di pubblicare i contratti integrali. Il Regno Unito su questo tema ci ha umiliato" afferma l'ex esponente di Alternativa per l'Italia. "Ho saputo che l'Unione europea ha fatto causa alla casa farmaceutica AstraZeneca" -prosegue- "Speriamo che gli avvocati incaricati non siano gli stessi che hanno formulato i contratti l'anno scorso".

 

 

"Riguardo all'azione economica" continua Rinaldi "ricordo che a maggio prossimo sarà un anno dal lancio del Next Generation EU, di cui il Recovery Fund è la colonna portante. Di quest'ultimo non si è visto ancora un centesimo, bloccato nella palude dei regolamenti, della burocrazia, delle condizionalità, che non consentiranno la crescita sperata perché costringeranno gli stati membri a fare investimenti a basso moltiplicatore. Il Regno Unito ha invece potuto fare investimenti ad alto moltiplicatore" tuona Antonio Rinaldi. 

Inoltre, l'Europarlamentare sottolinea come il Regno Unito non abbia mai perso tempo prezioso. "Sono pronto a scommettere davanti a tutti voi che tra due anni la loro crescita sarà molto superiore a quella dell'Unione europea" dice Rinaldi convinto e aggiunge "La Brexit poteva essere una ottima occasione per fare il mea culpa e rivedere radicalmente tutti i meccanismi su cui si fonda l'Unione europea. Ad iniziare dalla sua governance economica. Mentre invece ancora in troppi già riparlano di attivare il patto di stabilità e crescita, prima che lo stesso Recovery sia esecutivo".

 

 

"Errare umanum est" ribadisce Rinaldi, ma "perseverare autem diabolicum". "Ci sono voluti cinque anni per arrivare finalmente a questo accordo. Avendo ignorato per troppo tempo che il Regno Unito è acquirente netto di beni e servizi nei confronti dell'Unione" sottolinea l'Europarlamentare "e dalle mie parti" continua "si dice che il cliente ha sempre ragione. Visto che nessuno ha finora avuto il coraggio e l'umiltà di chiedere scusa ai cittadini del Regno Unito per le bugie che sono state dette solo per aver osato di non seguire più le imposizioni errate dell'Unione, allora lo faccio io in questo momento, in qualità di membro del Parlamento europeo" conclude Rinaldi. 

 

 

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