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Principe Harry, "dove ha fatto la quarantena". Indiscrezione sanguinosa, rottura totale con i Windsor a pochi giorni dal funerale di Filippo

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Tutti erano convinti che il principe Harry, sbarcato a Heathrow domenica scorsa, 11 aprile 2021, per la triste occasione del funerale del nonno principe Filippo, avrebbe trascorso i 5 giorni di quarantena preventiva dentro a Kensigton Palace. Lì si sarebbe insediato di nuovo nel suo vecchio appartamento, al momento inutilizzato, e sarebbe stato a qualche porta di distanza dal fratello William. E invece no, stando agli ultimi scoop di Vanityfair, il duca di Sussex ha optato per Frogmore Cottage, la sua ultima residenza inglese, oggi abitata dalla cugina Eugenie, dal marito Jack Brooksbank e dal figlio August Philip. 

 

 

L'immensa villa si trova all'interno della storica tenuta di Windsor, dove sarà celebrato il funerale di principe Filippo. Harry si trova quindi in isolamento, ma le voci hanno già iniziato a girare. Come sarà stato accolto, in seguito alla Megxit (come è stata soprannominata dalla stampa inglese), avvenuta lo scorso marzo 2020. Da allora Harry non era più tornato a casa. Poi anche l'intervista bomba rilasciata ad Oprah, un vero terremoto sulla famiglia reale. A quanto si vocifera, Eugenie sarebbe stato il primo membro della royal family a rivedere Harry da quel fatidico marzo dell'anno scorso. 

 

 

"È sempre stata molto più di una cugina", si legge in Finding Freedom, la nuova biografia dei Sussex. "Tra tutti i nipoti della regina Elisabetta, loro due erano i più uniti. Il loro rapporto era leale e divertente. Hanno trascorso tante serate insieme, a Londra. Harry si è sempre confidato con Eugenie, anche quando si trattava di Meghan Markle. Perché ha molta fiducia in lei, che è saggia e gli ha dato ottimi consigli". Magari i funerali di principe Filippo possono rivelarsi l'occasione di una pace tra i familiari. Come ha detto l'ex primo ministro inglese John Mayor alla BBC: "Questa è la situazione ideale per mettere fine ad eventuali attriti familiari. La condivisione del dolore può rivelarsi un’opportunità per ricomporre vecchie fratture e sentirsi di nuovo vicini"

 

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