AstraZeneca, il governo Usa ferma la produzione a Baltimora: "Questo vaccino non ci serve"
Nuovo stop per AstraZeneca, il vaccino contro il Covid che ha sollevato più dubbi dall’inizio della pandemia. Il governo statunitense ha ordinato ad AstraZeneca di bloccare la produzione del farmaco nello stabilimento di Baltimora. Si tratta dello stesso impianto dove, nel mese scorso, sono andate distrutte 15 milioni di dosi del vaccino di Johnson & Johnson, sviluppato da AstraZeneca. Quelle fiale, infatti, non avevano superato i controlli della qualità. Lo rivela il New York Times.
L’azienda anglo-svedese ha fatto sapere che collaborerà con l'amministrazione del presidente Joe Biden per cercare un sito produttivo alternativo. Mentre Johnson & Johnson ha dichiarato che continuerà a produrre nello stabilimento dell'azienda Emergent Biosolutions, a condizione, però, di assumere il controllo totale delle procedure. Intanto l’immunologo americano Anthony Fauci ha detto alla Reuters che il Paese potrebbe “non aver bisogno del vaccino di AstraZeneca, anche se otterrà l'approvazione”. E ancora: “La mia sensazione generale è che, visti i rapporti contrattuali che abbiamo con un certo numero di aziende, abbiamo abbastanza vaccini per soddisfare tutte le nostre esigenze senza utilizzare AstraZeneca”.
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Gli Usa, nel frattempo, continuano a mantenere il blocco dell’export dei vaccini. In Italia, comunque, tra aprile e giugno si prevede l'arrivo di 10 milioni di dosi del farmaco di AstraZeneca. Poco in confronto a ciò che si era programmato mesi fa: ben 20 milioni di dosi erano previste nella tabella iniziale.