Coronavirus, il commissario Ue Thierry Breton lancia il passaporto sanitario: "Ecco come si presenta"
Fine pandemia imminente? Il commissario europeo responsabile dei vaccini, Thierry Breton, ha confermato la sua previsione della vigilia, secondo la quale i cittadini dell'Unione Europea entro il 14 luglio avranno raggiunto l'immunità collettiva contro il coronavirus. Insomma, la fine dell'incubo ora sarebbe davvero vicina, a meno che non si tratti dell'ennesimo errore targato Bruxelles.
"Ora abbiamo la capacità di produrre e fornire ai nostri concittadini europei i 360 milioni di dosi del vaccino previste alla fine del trimestre e i 420 milioni di dosi previste per la fine di luglio, necessarie per iniziare a parlare di questa immunità collettiva e raggiungerla", ha spiegato Breton intervistato da Le Figaro.
Ma non solo. Il commissario ha anche mostrato come sarà il cosiddetto "passaporto sanitario" a cui l'Unione europea pensa per una riapertura in sicurezza. "Ci sarà una versione per lo smartphone e una versione di carta per il passaporto sanitario europeo", ha fatto sapere. Insomma, per muoverci saremo di fatto "schedati". Il passaporto sanitario infatti conterrà tutte le informazioni personali riguardo il vaccino, il fatto di aver contratto o meno il coronavirus e la presenza degli anticorpi. Si tratta di un documento controverso, che aveva sollevato diversi profili di legittimità, ma sul quale ora l'Europa sembra determinata ad andare avanti a prescindere.
Nel frattempo, in Europa, cattive notizie arrivano dalla Francia. "Non c’è niente di deciso" su un’eventuale nuova stretta sulle regole sanitarie nel Paese, anche se il governo giudica ormai "critica" la situazione nazionale per la diffusione della pandemia, con una media di 40mila contagi quotidiani negli ultimi giorni. A parlare è stato direttamente Emmanuel Macron in un’intervista a Le Journal du Dimanche: il presidente, insomma, non esclude nuove chiusure.