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Vladimir Putin, retroscena dal cuore della Russia: "Vorrebbe dimettersi". Sondaggi, crollo vicino

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Vuole dimettersi, ma non può. Vladimir Putin sarebbe vittima della sua cerchia di fedelissimi, preoccupati che il crollo dello Zar possa trascinarli a picco, anche a livello giudiziario. "Putin sembra molto stanco - spiega al Giornale Catherine Belton, giornalista investigativa dell'agenzia Reuters e autrice del libro-inchiesta Gli uomini di Putin (edito da La Nava di Teseo) -. Vent' anni di potere sono un tempo lunghissimo in un Paese come la Russia, dove gli intrighi politici e le pugnalate alle spalle sono all'ordine del giorno". Al presidente russ "piacerebbe dare le dimissioni, ma né lui né il circolo di persone che gli sono più vicine se lo possono permettere".

 

 



"Gli uomini del suo entourage - sottolinea la giornalista, che per 15 anni è stata corrispondente da Mosca - potrebbero essere chiamati a rispondere di quanto fatto in questi anni. E stiamo parlando di crimini e reati. Per il libro ho parlato con una delle persone più vicine a Putin: già nel 2012 avrebbe preferito rimanere sullo sfondo e non tornare alla presidenza, ma fu spinto a farlo dal suo circolo più ristretto, perché Medvedev, che per quattro anni lo aveva sostituito, stava facendo salire alla ribalta i suoi uomini".

 

 

 



Lo Zar non deve fare i conti solo con la escalation verbale, diplomatica e politica del collega americano Joe Biden, ma soprattutto con il consenso interno, ancora alto "ma solo se si resta alla superficie. E non è un caso che al Cremlino siano tanto nervosi e abbiano reagito in maniera cosi pesante contro il principale oppositore, Navalny". I sondaggi di gradimento vedono il blogger fermo al 20% dallo scorso settembre, "ma tra i giovani sono molto più alti, fino al 50/60% - annota la Belton -. In più la popolarità di Putin è ai livelli più bassi dal 2014, prima dell' annessione della Crimea". E a settembre ci sono le elezioni politiche: "Le previsioni di voto per il partito di Putin, Russia Unita, sono al minimo storico e a malapena raggiungono il 30%. Potranno mantenere la maggioranza solo con il ricorso a massicce frodi elettorali". Mai come ora, però, il destino di Putin sembra segnato: "I sondaggi dimostrano che buona parte dei russi ha un atteggiamento pro-occidentale. Temono i minori investimenti, il peggioramento delle sanzioni. Negli ultimi 8 anni il reddito disponibile è diminuito del 10%". Tutto il mondo è Paese: alle urne, anche i russi potrebbero iniziare a votare toccandosi le tasche. 

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