Vaccino Sputnik, Ursula von der Leyen in ginocchio da Vladimir Putin? Indiscrezioni da Bruxelles, altra figuraccia europea
L'Unione europea potrebbe decidere di utilizzare il vaccino russo Sputnik V per aumentare la disponibilità di dosi da somministrare. Questa l'ultima indiscrezione dell'agenzia di stampa inglese Reuters. Pubblicamente, l'Ue ha da subito considerato la proposta di fornitura globale della Russia come una campagna mediatica di propaganda, attuata da un regime lontano dai valori democratici europei. In seguito al complicato coordinamento del piano di vaccinazione a livello europeo, l'Ue potrebbe tuttavia prendere in considerazione anche lo Sputnik per vaccinare i suoi 450 milioni di abitanti. Lo riferiscono diplomatici e funzionari all'interno delle istituzioni europee.
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L'Ue ha firmato accordi con sei produttori occidentali. Finora ha approvato quattro vaccini, ma i rallentamenti nella fornitura hanno già portato alcuni stati membri a delle soluzioni alternative in solitario. La produzione di vaccini ha quindi rinnovato la "cortina di ferro" tra oriente e occidente, riducendo la questione dei vaccini a uno scontro geopolitico tra Paesi. In seguito a uno studio peer-rewied dello scorso 2 febbraio, che ha mostrato un'efficacia del 92% dello Sputnik V, l'Ue avrebbe tuttavia deciso di prendere in considerazione anche il vaccino di Putin pur di uscire dall'emergenza. A far cambiare rotta all'Unione anche l'ingresso in scena di Mario Draghi che ha più volte ribadito l'importanza dei vaccini, a prescindere dal Paese di produzione.
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A sollevare dubbi sul vaccino anche la Presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen, che lo scorso 17 febbraio aveva detto: "Sulla base dei dati disponibili, la Russia esporta milioni di dosi, ma ne somministra relativamente poche nel proprio territorio, dove sono state vaccinate in proporzione meno persone che in Europa". Il 4 marzo, l'agenzia europea per i medicinali (EMA) ha iniziato la revisione dello Sputnik V, il primo step di un processo che potrebbe portare alla sua approvazione a livello europeo. Secondo fonti interne, la decisione finale potrebbe arrivare nei primi di maggio. Certo è che se il vaccino dovesse essere approvato, Putin otterrà un vero e prorpio trionfo diplomatico.
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