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Australia, il peggior errore giudiziario della storia? Dopo 18 anni, la svolta sulla "mamma killer": sconcertante

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Uno dei peggiori errori giudiziari della storia: così potrebbe essere definita la storia dell'australiana Kathleen Folbigg, condannata a 30 anni di carcere nel 2003 dopo essere stata giudicata colpevole dell’omicidio colposo del suo primogenito Caleb e dell’omicidio dei suoi altri tre figli, Patrick, Sarah e Laura. La donna è stata subito etichettata come la "peggior serial killer d'Australia" dopo che il tribunale ha decretato che lei li avesse "soffocati tutti". Adesso però il colpo di scena.

 

 

 

Come riporta il Corriere della Sera, 90 eminenti scienziati e genetisti hanno firmato una petizione per chiedere la grazia per Folbigg e il suo rilascio immediato. Secondo gli scienziati, infatti, a provocare la morte dei quattro bambini, venuti a mancare uno dopo l’altro e ancora prima di aver compiuto il secondo anno di vita, sarebbe stato un difetto congenito. Gli esperti, in particolare, hanno analizzato il genoma della donna e hanno riscontrato una rara mutazione del gene CALM2. Si tratta di anomalie associate a patologie che provocano aritmie cardiache e che, nei bambini, possono causare un arresto cardiaco o la morte improvvisa.

 

 

 

Difficile, quindi, non vedere un collegamento tra questa mutazione e le morti dei piccoli. Kathleen, di fatto, è stata condannata solo sulla base di prove indiziarie e per questo ha già trascorso 18 anni in cella. A denunciarla fu il marito dopo aver letto il suo diario. All'interno, infatti, aveva trovato della frasi un po' ambigue come: "È chiaro che io sia la figlia di mio padre". La donna si riferiva alla morte della madre, uccisa dal compagno quando Kathleen aveva solo 18 mesi. Adesso, però, il procuratore dello Stato Mark Speakman ha dichiarato che la petizione degli scienziati verrà valutata con attenzione.

 

 

 

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