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Svizzera, bandito il velo integrale: il referendum storico, "fermato l'estremismo islamico"

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In Svizzera è passato di misura il referendum che vieta le coperture totali del viso. Anche se non sono stati mai citati apertamente, burqa e niqab erano i veri obiettivi degli organizzatori, che tramite il voto popolare speravano di “fermare l’estremismo islamico”. L’intento è stato raggiunto: da oggi in Svizzera non è possibile indossare il passamontagna o la bandana, ma neanche il velo integrale. 

Ufficialmente si tratta di un modo per contrastare la criminalità, ma ovviamente il quesito referendario ha aperto un acceso dibattito identitario. E dire che sul suolo elvetico è davvero raro incontrare donne che coprono integralmente il volto: per questo il governo federale si era schierato per il No, ritenendo la questione piuttosto marginale. Il governo non ha infatti ritenuto il caso sostenere il Sì e spaccare il Paese in un dibattito identitario che interessa poche centinaia di persone. 

Per questo molti hanno bollato tale referendum come una mossa propagandistica da parte della destra. Il quesito ufficiale era il seguente: “Sei favorevole al divieto delle coperture totali del viso?”, senza nessuna menzione esplicita a burqa e niqab. Però in campagna elettorale i promotori erano usciti allo scoperto, dato che sui manifesti elettorali comparivano donne coperte integralmente con accanto lo slogan: “Fermare l’estremismo”

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