Luca Attanasio, l'ultima cena prima dell'agguato mortale: "Si sentiva lontano dai problemi", una ricostruzione straziante
Non poteva saperlo Luca Attanasio che quella sarebbe stata la sua ultima cena. Era domenica sera, 21 febbraio. L'ambasciatore italiano in Congo, 43 anni, una moglie e tre figlie, amatissimo da tutti, era in abiti casual a un incontro con una cinquantina di persone. "E' stata una serata conviviale, come un ritrovo tra amici", racconta al Corriere della Sera Miriam Ruscio, che a Goma coordina alcuni progetti congolesi della Fondazione Avsi.
"Domenica era venuto in visita nell'Est come fa ogni anno, per incontrare noi ragazzi delle ong e gli altri italiani, cooperanti e missionari, laici e religiosi, che lavorano in questa parte del Paese" al confine col Ruanda, una delle zone più pericolose del Congo. "Eravamo una cinquantina di persone, tra cui alcuni connazionali delle Nazioni Unite, membri di famiglie italiane da generazioni in Congo e imprenditori".
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Per l'occasione Michele, il titolare del "Mediterraneo", ristorante nel centro di Goma, ha deliziato gli ospiti con pizza, parmigiana e cannelloni. "A un certo punto l'ambasciatore mi si è avvicinato. 'Dovresti andare a visitare quel centro perché fanno un lavoro straordinario' mi ha detto con gli occhi che brillavano mentre parlavo con suor Antonina, che a Goma gestisce un centro di formazione professionale per ragazze madri. Quando torni a trovarci? gli ha quindi chiesto lei. E lui l'ha sorpresa dicendo che avrebbe portato presto anche le figlie".
Luca Attanasio, racconta ancora la donna, "aveva espresso la sua ammirazione per chi lavora in prima linea per portare sollievo e cambiamento in questo Paese, mentre lui, come figura istituzionale, si considerava lontano dai problemi", probabilmente anche dei pericoli. Ieri 22 febbraio, infatti, il nostro ambasciatore stava andando da Goma a Rutshuru con un convoglio del World Food Programme. Non aveva la scorta, non aveva un'auto blindata e nemmeno un giubbotto anti-proiettile. E' caduto, insieme al carabiniere Vittorio Iacovacci in un agguato sulla strada RN4 di banditi e gruppi armati.