Origine del coronavirus, l'esperto Peter Daszak: "Non fidatevi dell'intelligence Usa", nel mirino l'indagine a Wuhan
È ancora un mistero l'origine del coronavirus. La tanto attesa indagine dell'Organizzazione mondiale della sanità a Wuhan ha prodotto risultati limitati. Ancora una volta si assiste allo scontro tra Pechino e Washington. Al centro lo zoologo anglo- americano Peter Daszak. È stato lui, via Twitter a lanciare l'allarme. Per l'esperto non bisogna riporre troppa fiducia nell'intelligence americana". I risultati della ricerca formulata dagli scienziati dell'Oms e quelli cinesi sono arrivati a una conclusione: il Covid ha origine naturale. Il virus è passato dall'animale, probabilmente un pipistrello, all'uomo. La "più probabile" - spiega Repubblica - è che sia transitato attraverso una specie intermedia, che gli esperti non sono riusciti a individuare.
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Di parere opposto l'ipotesi avanzata dall'amministrazione di Donald Trump sulla base di informazioni di intelligence mai condivise. Quest'ultima però è stata definita "estremamente improbabile". Mentre la versione più cavalcata dalla Cina, cioè che il virus possa essere arrivato a Wuhan attraverso prodotti alimentari surgelati, non è stata esclusa. Per questo, secondo le indiscrezioni di un portavoce del dipartimento di Stato, gli Usa vogliono analizzare "in maniera autonoma" i risultati, anche sulla base delle proprie informazioni di intelligence.
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"Biden deve apparire duro con la Cina - ha scritto Daszak - non fidatevi troppo dell'intelligence americana è nel torto su molti aspetti". Una dura accusa che arriva da niente di meno del presidente dell'Ong EcoHealth Alliance, impegnata nella ricerca sui coronavirus in Cina in collaborazione con l'Istituto di virologia di Wuhan, a cui Trump ha tagliato i fondi pochi mesi dopo l'inizio della pandemia. Lo zoologo si dice rammaricato. A suo dire il governo americano ha delegittimato l'indagine ancora prima di leggere la relazione finale. Una situazione, questa, di incertezza che la Cina ha intenzione di sfruttare al massimo. Da mesi Pechino tenta di scaricare la colpa del virus sugli altri paesi. Una portavoce del governo ha sollecitato gli Stati Uniti ad invitare l'Oms per indagare sull'origine del virus sul loro territorio. Una bufala molto diffusa in Cina - la definisce Repubblica - alimentata da funzionari e media di Stato.