Il Paradiso "immune dal Covid" a portata d'aereo: italiani in fuga, ecco dove rifarsi una vita
Gli abitanti delle Isole Cook, nei mari del Sud della Polinesia, non hanno mai avuto problemi con il coronavirus. Nessun contagio, nessun ricovero, nessuna preoccupazione sanitaria. Lo racconta un italiano, Jacopo Dozzo, il referente della picola comunità tricolore dell'isola: "Quest' anno ho ricevuto una trentina di richieste di trasferimento da parte di persone che vogliono cambiare vita, sono davvero molte". Ha 32 anni, a 25 ha lasciato Milano e dopo 24 ore di volo è sbarcato a Rarotonga, l'isola principale dell'arcipelago. Ha trovato un lavoro nel settore turistico: responsabile del dipartimento eventi della più grande compagnia delle Cook e fa volontariato come pompiere.
L'Isola di Pasqua vuole l'indipendenza
"Lo dico a tutti: attenzione che non è facile adattarsi a un sistema di vita tanto diverso dal nostro, siamo un punto nell'oceano, lontanissimi da tutto, i rapporti sociali e i servizi hanno altri equilibri. Ma se ti adatti, parli l'inglese, ami la natura e la vita semplice, questo è un paradiso", conferma al Corriere della Sera. Paga media circa 1.100 netti al mese, affitto 600, costo della vita alto. "Qui tutti fanno molto da sé, noi abbiamo l'orto, gli alberi da frutto, la mia ragazza è di Cook e va a pesca". Il Covid però ha tagliato di netto il turismo, principale risorsa dei 18mila residenti. "Il governo ha dato un sussidio fisso di 300 dollari locali a settimana, circa 170-180 euro. In ogni caso non si lascia per strada nessuno e un pesce si trova per tutti", spiega Dozzo.