Joe Biden "nel mirino degli agenti segreti cinesi": elezioni e vaccino anti-Covid, le manovre di Pechino
“Pechino ha intensificato gli sforzi per influenzare la prossima amministrazione americana e agenti cinesi stanno già prendendo di mira il personale di Joe Biden, include le persone più vicine al suo team”. Così William Evanina, capo del controspionaggio della National Intelligence, ha messo in guardia il presidente eletto, che ancora deve insediarsi alla Casa Bianca e già deve fare i conti con il regime comunista. “Pechino ha tentato di intromettersi nella ricerca americana del vaccino anti-Covid e anche alle elezioni”, ha accusato Evanina durante una discussione all’Aspen Istitute: “Abbiamo anche assistito ad un aumento delle campane di influenza della Cina, ora reindirizzate verso la nuova amministrazione Biden”.
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Nel frattempo La Repubblica scrive dell’ultimo colpo assestato da Donald Trump a Pechino: gli Stati Uniti hanno infatti deciso di limitare gli ingressi per i membri del Partito comunista cinese. Il Dipartimento di Stato ha confermato: con effetto immediato, i visti dei funzionari e delle loro famiglie sono ridotti alla durata di un mese e sono validi per un solo ingresso. Pechino ha risposto parlando di “oppressione politica”, a conferma del fatto che il rapporto tra Cina e Usa è ai minimi storici: e le cose difficilmente cambieranno con Biden al posto di Trump, dato che “l’imperativo di contenere il Dragone - si legge su La Repubblica - è uno dei pochi temi in grado di mettere d’accordo democratici e repubblicani”.