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Joe Biden, i dubbi dei vescovi: "Pro-aborto, può fare la comunione?". Il caso dopo la telefonata di Papa Francesco

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I vescovi statunitensi hanno un dubbio: il presidente eletto Joe Biden può fare la Comunione dopo le sue posizioni pro-aborto? L'obiezione è spuntata qualche giorno dopo la telefonata di congratulazioni di Papa Francesco al dem. Una serie di vescovi e associazioni antiabortiste Usa si sono chiesti se il secondo presidente cattolico dopo John Kennedy potesse fare la Comunione, visto il suo pensiero sull’interruzione della gravidanza. Se ne è parlato addirittura ai vertici della conferenza episcopale, dove il presidente José Gomez, arcivescovo di Los Angeles, è stato costretto a creare un gruppo di lavoro per risolvere la questione. "Biden sostiene politiche che attaccano alcuni valori fondamentali a noi cari e mette la Chiesa americana in una situazione difficile e complessa", ha sentenziato Gomez. 

 

 

 

L'episodio ricorda le elezioni del 2004, quando il candidato democratico contro George W.Bush era John Kerry, cattolico di Boston. Pur essendo praticante, Kerry fu preso di mira dai vertici della Santa Sede per le sue posizioni su aborto e uso delle cellule staminali. Alla fine Kerry fu battuto dal protestante Bush con il voto decisivo dei cattolici. Ma - come spiega il Corriere della Sera - la prospettiva di una "sindrome Kerry" anche per Biden appare remota. Soprattutto perché il dem ha scelto di non impostare la sua campagna su temi religiosi. "È difficile pensare che la conferenza episcopale prenda una posizione collettiva per criticare il nuovo presidente - ha spiegato uno degli uomini vicini al Pontefice -. L’arcivescovo Gomez non può ignorare le riserve di alcuni vescovi; ma alla fine la scelta sarà rimessa ai singoli, caso per caso. Una strategia diversa, conflittuale con la nuova Casa Bianca, sarebbe un boomerang". Intanto da Santa Marta, la residenza di Francesco, si smorzano i toni e si tende a ridurre la contestazione anti-Biden a un colpo di coda di una ventina di vescovi filo-repubblicani delusi.

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