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Emily Murphy, la fedelissima che con una firma sancisce la sconfitta di Donald Trump e sblocca decine di milioni di dollari

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La fedelissima di Donald Trump alla fine ha ceduto e ha dato il via libera al presidente eletto Joe Biden. Stiamo parlando di Emily Murphy, 46 anni e amministratrice dell’agenzia governativa Gsa dal 2017. E' bastata la sua firma per permettere al dem di iniziare ufficialmente la transizione verso la Casa Bianca, con il conseguente "scongelamento" di decine di milioni di dollari e l'ordine a più 11mila dipendenti federali di mettersi a disposizione per il passaggio dei poteri. Una firma importante, insomma, che era stata rimandata di 20 giorni per il rifiuto di riconoscere il nuovo presidente eletto. Dunque, per 3 settimane la Murphy ha ostacolato il team democratico e non gli ha permesso di avere subito accesso ai fondi, agli uffici, ai telefoni protetti, ai briefing dell’intelligence, ai segreti nazionali. Ma soprattutto lo staff di Biden non ha potuto utilizzare l’Fbi per garantire le credenziali di sicurezza alle persone selezionate dal neo presidente. 

 

 

 

Emily Murphy ha provato a fare la lady di acciaio fino alla fine, subendo le pressioni di Donald Trump. E così ha violato ogni tipo di protocollo e rotto anche la tradizione dei suoi predecessori, che hanno sempre favorito le transizioni. Solo lunedì 23 novembre, dopo che anche il Michigan e la Pennsylvania hanno certificato il successo di Biden, la Murphy si è decisa a firmare, segnando la fine della presidenza Trump. "Ho preso la mia decisione indipendentemente e senza pressioni, basandomi esclusivamente sulla legge e sui fatti a disposizione - ha scritto l'alta funzionaria a Biden -. Ho ricevuto minacce personali alla mia famiglia e al mio gatto, ma non sono state sufficienti a farmi prendere una decisione che giudicavo prematura". Con un tweet, Trump ha ringraziato la Murphy, ma ha aggiunto che "non sarà un'agenzia a scegliere il prossimo presidente".

 

 

 

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