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Filippo Santelli di Repubblica a Tagadà: "Positivo al coronavirus in Cina, chiuso in una stanza con una sola finestra da 31 giorni"

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La quarantena in Cina? Un calvario. A raccontare la sua esperienza è Filippo Santelli, corrispondente di Repubblica a Pechino, che alle telecamere di Tagadà su La7 ha detto: "Da 31 giorni sono all'interno di una piccola stanza di un ospedale Covid", spiega in collegamento con Tiziana Panella. Il giornalista si è sottoposto a due test, nel secondo è risultato positivo al coronavirus. Una volta scoperto l'esito un'ambulanza lo ha prelevato in fretta e furia dall'hotel in cui si trovava per metterlo in isolamento. "Mi hanno chiuso la porta, uscirò da qui solo quando sarò negativo. Ogni due giorni devo sottopormi al tampone". 

 

 

Una vera e propria reclusione quella di Santelli che, spiazzando lo studio, prosegue: "C'è solo una finestra, non dà sul mondo esterno, ma dà su un piccolo corridoio dove ci sono altre stanze come la mia. È alienante", è l'unica definizione che riesce a trovare. Poi la conduttrice chiede di mostrare quello che ha intorno a sè e le immagini parlano chiaro: una stanza minuscola per due persone, niente luce naturale e niente aria. 

 

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