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Donald Trump ammette la sconfitta in Arizona: "Il risultato non può essere cambiato", i legali ritirano la causa

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La campana di Donald Trump ha ritirato la causa in Arizona, con i legali che hanno ammesso che “ormai il risultato dello Stato non può essere cambiato”. In mattinata era arrivata l’ufficialità della vittoria di Joe Biden in Arizona, dove non si vedeva un candidato democratrico trionfare dai tempi di Bill Clinton nel 1996: ha avuto la meglio per circa 11mila voti, qualcuno ha scomodato John McCain e ha parlato di una maledizione, dato che il defunto senatore americano era un duro avversario del presidente. Il quale però si è dovuto arrendere all’evidenza di una sconfitta legittima in Arizona, dato che non è stato trovato lo straccio di una prova, costringendo gli avvocati di Trump a ritirare la causa.

L’impressione è che questo possa succedere anche con tutti gli altri ricorsi presentati negli altri Stati contestati dai repubblicani: intanto “The Donald” è pur sempre ancora presidente e quindi, anche se si è trincerato nella Casa Bianca e non intende riconoscere la sconfitta, ha un lavoro da svolgere. Per le 22 italiane dovrebbe tenere una conferenza stampa sul vaccino e sull’emergenza coronavirus che, approfittando del caos delle elezioni presidenziali, ha continuato a dilagare: la situazione epidemiologica attuale degli Stati Uniti è critica, con molti Stati che si ritrovano con i posti letto esauriti negli ospedali, mentre medici e personale sanitario sono allo stremo delle forze, dovendo lottare con circa 150mila casi al giorno. 

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