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Donald Trump contro Biden, il nome del presidente "arriverà tra giorni". Usa, mai accaduto prima

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Stati Uniti "too close to call". Donald Trump e Joe Biden sono protagonisti delle elezioni Usa forse più incerte di sempre, con lo scenario ormai certo di un verdetto destinato a slittare di giorni, indipendentemente dalle denunce di brogli e sospetti di voto inquinato e irregolare sollevati negli ultimi giorni dal presidente. Lo scrutinio parziale vede lo sfidante democratico avanti per 215 grandi elettori contro 136 (a 270 la vittoria è aritmetica), ma il dato non deve ingannare. In tre stati della cosiddetta Rust Belt, Pennsylvania, Michigan e Wisconsin, i governatori hanno già avvisato gli elettori che serviranno giorni per decretare il vincitore, e che di certo non arriverà entro la notte americana. Non si tratta di tre stati secondari:  insieme al vicino Ohio, sono da sempre considerati il termometro della "pancia del Paese", industriale e agricola, quella che più delle intellettuale New York, Los Angeles o San Francisco capiscono da che parte tirerà il vento alla Casa Bianca.

 

 

 

In questo caso sarebbe un pessimo segnale per lo sfidante democratico, visto che in tutti e tre gli Stati è Trump sorprendentemente in vantaggio. Sorpresa anche a Sud, nell'altro stato chiave della Georgia: Trump, sempre dato davanti, ora insegue Biden per un pugno di voti. Una situazione talmente caotica che potrebbe impedire ai due sfidanti persino il discorso di auto-proclamazione, dato per scontato in queste ore.

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