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Wuhan, i soldi dell'Unione europea al laboratorio del coronavirus: 700mila euro, e paghiamo ancora

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L'Unione europea ha finanziato con oltre 700 mila euro l'Istituto di Virologia di Wuhan, la città da cui sarebbe partito il coronavirus. L'obiettivo era quello di far studiare e catalogare virus come il Covid 19, la trasmissione dai pipistrelli agli esseri umani e possibili vaccini. Anche dopo lo scoppio della pandemia, però, l'Europa ha continuato a pagare il laboratorio cinese: quasi 90 mila euro grazie al progetto Eva Global partito nel gennaio 2020. Intanto gli europarlamentari della Lega hanno presentato un'interrogazione alla Commissione europea per chiedere vigilanza e trasparenza su questi fondi. Lo riporta il Giornale, che ha scoperto quali sono stati, nello specifico, i finanziamenti negli anni: dal 2004 ad oggi Bruxelles ha finanziato il laboratorio di Wuhan con 701.196 euro. 

 

 

 

Queste le stime del Giornale: fino al 2007 l'Istituto di virologia cinese ha incassato dall'Ue 327.187 euro e dal 2007 ne sono stati versati altri 155.000 per il progetto Rivers. I finanziamenti al laboratorio poi sono andati avanti con 130.576 euro per il progetto Evag partito nel 2015. Questa volta lo scopo era quello di mettere in piedi "un archivio europeo globale per i virus". Secondo quanto riporta il Giornale, dal 2004 la Commissione europea ha finanziato non solo il laboratorio di Wuhan, ma altri dieci centri specializzati cinesi per progetti che dovevano fermare il virus. 

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