Coronavirus, Donald Trump si contraddice sull'uso dei farmaci: il giallo e quei dubbi sulla data del contagio
Un Donald Trump in confusione, quello che ha detto la sua nel corso di un'intervista telefonica a Fox News, prima intervista dalla positività al coronavirus, di cui dà conto Dagospia. Il nodo è semplice: ma il presidente degli Stati Uniti assume medicine oppure no? Il punto è che The Donald si è contraddetto: "Mi sento perfettamente. Non credo proprio di essere contagioso. Non prendo quasi nulla", ha affermato. Salvo aggiungere a strettissimo giro di posta: "Prendo gli steroidi, ma non sono forti. Sono in perfetta forma". Insomma, la confusione regna sovrana.
Il presidente degli Stati Uniti ha poi aggiunto di aver contratto il Covid-19 a un evento per il suo candidato alla Corte Suprema o a un evento per le famiglie dei caduti dell'esercito, entrambi tenuti alla Casa Bianca. E ancora, mercoledì in un video, Trump ha detto di essersi curato con il Regeneron, un farmaco sperimentale: "Penso che sia stata una benedizione di Dio aver preso Il Covid. Questa è stata una benedizione sotto mentite spoglie", ha affermato.
Infine, un altro dubbio. Il suo medico, Sean Conley, mercoledì ha affermato che Trump "non presenta sintomi legati al coronavirus da 24 ore" e che "dovrebbe comunque stare in isolamento. Questo è abbastanza chiaro". E un test effettuato lunedì ha rilevato che il presidente ha già sviluppato anticorpi al coronavirus, sollevando dubbi circa la tempistica del contagio: se ci sono già gli anticorpi e se mercoledì non era più sintomatico, il contagio potrebbe essere avvenuto prima di quanto ipotizzato.
Donald Trump e il coronavirus? Ognuno è padrone di se stesso