Cina, perché il coronavirus non circola più? L'italiana che lavora lì spiega tutto
Com'è possibile che il virus circoli ancora ovunque tranne nel Paese in cui è nato? Selvaggia Lucarelli si è posta questa domanda su Twitter e poco dopo è arrivata la risposta di una ragazza, Veronica Banfi, che lavora in Cina e ha spiegato perché - a suo avviso - il coronavirus sia ormai un ricordo lontano in quel Paese. Gli ingredienti principali usati dal governo cinese per contrastare la pandemia sono stati per lo più i numerosi controlli sulla popolazione. "Per ritornare qui ho fatto 14 giorni di quarantena centralizzata in hotel, più altri 14 di simil lockdown a casa, richiesti dal mio distretto, e 5 tamponi - ha scritto Veronica -. All'esterno pochi hanno la mascherina, nei luoghi chiusi pochissimi, molto usata invece in stazioni e mezzi pubblici". Ciò che ha fatto davvero la differenza secondo la ragazza è stata la loro prontezza nel rispondere al problema: "Loro sono stati attenti subito all'inizio, la gente ha avuto davvero paura, zero spavalderia".
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Quando viene trovato un caso, la loro risposta è solo una: test, test, test. "Dove trovano casi fanno test di massa a tappeto. Chi arriva dall'estero, come me che arrivavo dall'Italia, fa quarantena centralizzata sotto sorveglianza medica riportando la temperatura due volte al giorno e molti tamponi, di cui uno poco prima di partire - ha continuato Veronica su Twitter -. La mia vita qui è esattamente identica a quella che conducevo pre Covid, unica differenza gel mani nei negozi e riportata data sanificazione".