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Immigrazione, il piano di Boris Johnson: sulle navi o tutti su un isola

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Migranti lasciati in apposite navi in mare, in attesa di sapere cosa verrà deciso del loro futuro. Sarebbe questo il piano allo studio del governo inglese. Lo hanno rivelato il Financial Times e il Times. Il premier Boris Johnson starebbe pensando a una soluzione di questo tipo per far fronte all'aumento di migranti e richiedenti asilo che sbarcano dal Canale della Manica a Dover e dintorni. Ma a valutare questa misura così drastica è soprattutto il ministro dell'Interno inglese, Priti Patel, che ha sempre avuto posizioni molto forti e nette sul tema immigrazione.

 

 

 

Uno dei progetti sul tavolo dell'esecutivo, come rivelato dal Financial Times, prevede la possibilità di trasferire migranti e richiedenti asilo sull'isola di Ascensione, territorio britannico nell'Oceano Atlantico, in attesa del riconoscimento di uno status. Ma dopo la fuga di notizie e lo sdegno delle organizzazioni umanitarie, il governo si è affrettato a precisare che si tratta solo di un'opzione, ancora da valutare. Poi c'è l'ipotesi navi, rivelata invece dal Times, secondo il quale l'esecutivo starebbe prendendo in considerazione l'idea di collocare i migranti su grosse navi a largo delle coste britanniche, in attesa delle decisioni delle autorità nazionali. Di mezzo ci sarebbe anche il nostro Paese. Londra, infatti, starebbe trattando con Roma l’acquisto di una vecchia imbarcazione che potrebbe ospitare 1.400 persone. Poi ci sarebbe anche un'altra nave, da crociera, che avrebbe mille cabine per accogliere in totale 2.417 persone. Queste idee così drastiche arrivano in un momento in cui aumenta sempre di più il numero di sbarchi di migranti dalla Manica verso il Regno Unito. Come riporta Repubblica, negli ultimi mesi questo numero è cresciuto di oltre il 300% rispetto al 2019.

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