Coronavirus, il lockdown in Catalogna? "Misura sproporzionata", annullato dal tribunale
Il governo della Catalogna aveva stabilito la chiusura totale nella città di Lleida, che conta quasi mezzo milione di abitanti, e in altri sette comuni della zona di Segrià. Il tutto a causa di un focolaio incontrollato di coronavirus. Un lockdown pressoché totale: la popolazione avrebbe dovuto spostarsi solo per andare al lavoro o in casi di estrema necessità.
Questa mattina il giudice del tribunale di Lleida ha deciso di revocare il lockdown imposto in otto comuni della Catalogna, in Spagna, giudicando "sproporzionate" le misure messe in atto per contenere la diffusione del coronavirus. Lo rende noto El Pais, dopo che la Generalitat aveva previsto il confinamento di 160mila persone per limitare i contagi. Queste avrebbero dovuto "restare a casa" tranne che per motivi di lavoro, assistenza ai bambini o agli anziani, andare dal medico o acquistare cibo.
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La Catalogna ieri ha registrato 816 contagi in più rispetto al giorno precedente. Negli ospedali della provincia di Lleida hanno già più di un centinaio di pazienti ricoverati per Covid-19, riferisce il Dipartimento della Salute. I nuovi casi nella zona di Barcellona, riporta invece El Pais, si