Coronavirus, clamorosa rivelazione: "Esisteva già nel 2012", quei due operai morti e la prova inconfutabile
Un'inchiesta del quotidiano britannico Sunday Times ha rivelato che 8 anni fa il Coronavirus esisteva già nel sud est della Cina a Tongguan (Yunnan). In una miniera di rame abbandonata nella provincia del Sudest della Cina a sei operai fu chiesto di pulire il pavimento tra topi e fango i pipistrelli si fecero strada anche nel guano dei pipistrelli.
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Pochi giorni dopo furono ricoverati per polmonite acuta, due dei quattro uomini morirono, altri due risultarono positivi agli anticorpi del coronavirus. Un episodio così insolito da far arrivare nello Yunnan un'equipe di medici che scoprirono un virus simile al Covid 19. Dunque si rafforza l'origine della pandemia dai pipistrelli e c'è da chiedersi come il virus sia stato trasportato a Wuhan e perché.
E proprio a Wuhan fu chiamata la virologa Shi Zhengli, soprannominata «Batwoman», la donna dei pipistrelli, celebre in Cina e nella comunità scientifica internazionale. Lei e la sua squadra entrarono nella miniera di rame con tute e maschere, armati di reti e palette per raccogliere campioni di feci da 276 pipistrelli da analizzare in laboratorio con studi molecolari. I risultati mostrarono che metà dei pipistrelli erano portatori di coronavirus e molti ne avevano più di un genere contemporaneamente: convivenza che può creare una pericolosa miscela di patogeni.
Shi spiegò che delle 152 sequenze genetiche dei diversi coronavirus, trovati in sei specie di pipistrelli, due erano del genere che causò la Sars nel 2003. Un nuovo coronavirus della Sars trovato nel Rhinolophus affinis, pipistrello noto anche come «il ferro di cavallo», fu classificato come RaBtCoV/4991. Otto anni dopo si sarebbe compreso che si trattava del Covid-19.
L'organizzazione mondiale della Sanità sta facendo pressione proprio per capire i perché e i come, anche grazie alle rivelazioni del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, che detto di sapere da fonti sicure che il virus proviene dall'istituto di virologia di Wuhan. Questi «esperimenti di infettività virale» sono sempre stati controversi perché hanno il potenziale di trasformare artificialmente i virus in patogeni umani capaci di causare una pandemia. Gli Stati Uniti li hanno proibiti nel 2014, e nel 2018 Washington mandò un comitato scientifico a Wuhan per valutare i rischi alla biosicurezza del laboratorio. Ma la squadra di Shi continuò per la sua strada. E la scienziata dichiara che i dubbi che il Covid-19 possa essere uscito dalle sue provette si sono dileguati dopo aver studiato i dati del laboratorio. Manca però una verifica indipendente, oggi altamente improbabile in questo clima conflittuale.
L'istituto uno dei più grandi laboratori infettivi del mondo è accusato di aver trasportato il virus fuori causando una grave pandemia, nel tentativo di far esperimenti. Stando al giornale britannico centinaia di vetrini e fiale contenenti il virus sono stati raccolti in diverse parti della Cina e portati a Wuhan proprio per continuare a testare. Esperimenti accantonati perché non ancora vicini al virus Sar.
Nikolai Petrovsky della Flinders University ad Adelaide ha detto The Times: "Se pensassi davvero di avere un nuovo virus che ha causato un focolaio che ha ucciso gli umani, allora non c'è niente che non faresti. C'erano tutte le ragioni per arrivare così in fondo, se quello significava esaurire il campione e poi tornare indietro per ottenere di più".