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M5S-Venezuela, il sospetto della manina Usa dietro il documento sul finanziamento: "Accordo di intelligence con un ex generale"

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L’intestazione del documento pubblicato da Abc a corredo dell’inchiesta sul presunto finanziamento che il M5S avrebbe ricevuto dal Venezuela fa pensare ad una manina americana. Lo scrive Il Giornale tratteggiando gli scenari della spinosa vicenda che ha investito i grillini nelle ultime ore. In attesa di capire quanto ci sia di vero in questa storia dei soldi nella valigetta che Gianroberto Caseleggio avrebbe ricevuto nel 2010, il documento pubblicato dal quotidiano spagnolo e attribuito alla direzione dell’intelligence militare venezuelana è sicuramente devastante.

 

 

Nel 2010 l’intelligence era nelle mani del generale Hugo Barrios, conosciuto con il soprannome di “El Pollo”: secondo la ricostruzione de Il Giornale, dieci anni fa era in cima alle classifiche degli uomini più ricercati dagli agenti della Dea per via delle presunte operazioni di narcotraffico gestite dal regime chavista. Nel 2019, però, il generale cambia repentinamente sponda, mollando Maduro per schierarsi al fianco di Guaidò. In questo modo si garantisce una via di fuga verso la Spagna, dove però lo raggiunge comunque una richiesta di estradizione da parte degli Stati Uniti. Evitata grazie ad una strana sparizione di “El Pollo” che, secondo alcune fonti, avrebbe stretto un accordo riservato con un’intelligence americana pronta a garantirgli la libertà in cambio dei segreti sul regime di Chavez e Maduro che il generale avrebbe conservato nel pc e nelle carte. Secondo Il Giornale, uno di quei segreti riguarderebbe proprio la nascita del M5S che, oltre a essere uno dei pochi partiti di governo in Europa ad aver appoggiato Maduro, è anche responsabile dello “sbandamento” filo-cinese dell’Italia. 

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