Vaticano, dalla sala stampa un "sentito grazie alla Cina": la rabbia dei cardinali Usa contro Papa Francesco
Papa Bergoglio lavora da tempo per un riavvcinamento tra il Vaticano e la Cina. Un atteggiamento che non smette di creare polemiche. Ora il terreno di scontro è la “diplomazia degli aiuti” della Cina verso i Paesi europei per soccorrere le nazioni più colpite dall’epidemia Covid-19. Lo scrive il sito insideover.com. Hanno fatto scalpore le parole del direttore della Sala Stampa vaticana Matteo Bruni. “La Santa Sede apprezza il generoso gesto ed esprime riconoscenza ai Vescovi, ai fedeli cattolici, alle istituzioni e a tutti gli altri cittadini cinesi per questa iniziativa umanitaria, assicurandoli della stima e delle preghiere del Santo Padre”. Parole che hanno fatto irritare il Cardinale americano Raymond Leo Burke che ha fatto immediatamente notare come il Vaticano si sia affrettato a ringraziare la Cina ma abbia invece taciuto sull’aiuto ricevuto da Taiwan, l’arci-nemica cinese, considerata da Pechino parte del proprio territorio e non uno stato indipendente. Il governo di Taipei aveva donato 280mila mascherine al Vaticano in segno di solidarietà per la loro storica vicinanza.
Papa Francesco è sopratutto interessato con la Cina “a creare quelle condizioni per una più ampia collaborazione a livello bilaterale con l’auspicio che tale intesa possa favorire un fecondo e lungimirante percorso di dialogo istituzionale e contribuisca positivamente alla vita della Chiesa cattolica in Cina”, si poteva leggere in una nota vaticana. Intenzioni che vanno in netto contrasto con le ultime mosse politiche e diplomatiche dell'amministrazione Usa guidata da Donald Trump, che accusa la Cina di aver creato il coronavirus in laboratorio.