Papa Francesco come Greta Thunberg: "La natura non perdona mai, non c'è futuro se distruggiamo l'ambiente"
Papa Francesco ha dedicato l’udienza generale alla cinquantesima Giornata della Terra e si è soffermato sul significato delle tragedie naturali, come quella che stiamo vivendo a causa del coronavirus. “Come umanità - ha sottolineato il Pontefice - abbiamo peccato contro la terra, contro il nostro prossimo e, in definitiva, contro il Creatore. A differenza di Dio che perdona sempre e degli uomini che talvolta lo fanno, la natura non perdona mai. C’è un grande deterioramento della nostra casa comune - ha aggiunto Bergoglio, sposando la linea di Greta Thunberg - l’abbiamo inquinata e depredata, mettendo in pericolo la nostra stessa vita. Sarà ancora necessario che i nostri figli scendano in strada per insegnarci ciò che è ovvio, vale a dire - ha concluso Papa Francesco - che non c’è futuro per noi se distruggiamo l’ambiente che ci sostiene”. Poche ore prima dell’endorsement dal Vaticano, la giovane attivista svedese aveva lanciato un messaggio dal divano di casa a Stoccolma: “Ora dobbiamo mettere le nostre differenze da parte, collaborare e ascoltare la scienza e gli esperti come in qualsiasi emergenza. L’umanità deve restare unita nella solidarietà senza lasciare nessuno indietro. Quando tutto ciò sarà finito - ha concluso la Thunberg - dovremo cominciare a costruire vere società sostenibili entro i limiti del pianeta”.