Emmanuel Macron: "Se l'Europa può morire è perché non agisce. Condivido quanto detto da Mario Draghi"
Ci prova il presidente francese Emmanuel Macron a difendere l’operato della connazionale Christine Lagarde, che dopo i primi tentennamenti ha aperto le reti di salvataggio della Bce sull’Europa martoriata dal Covid-19. Ma poi quando si tratta di andare al sodo e di spronare l’Unione Europea a fare di più, per una volta, l’ex banchiere si mette dalla parte di Italia e Spagna e gira le spalle agli storici alleati tedeschi, indicando una ricetta, quella dell’ex numero uno della Bce, Mario Draghi per fronteggiare la crisi: "Ho letto con grande interesse l’intervento pubblicato da Mario Draghi questa settimana - sottolinea l’inquilino dell’Eliseo in un’intervista rilasciata ai media italiani - Condivido la sua lettura della crisi e credo che dica esattamente questo: i governi nazionali devono agire senza limiti e la solidarietà europea deve fare la propria parte. Dice anche che l’Europa ha tutte le risorse per farcela, un sistema finanziario solido e un servizio pubblico di qualità. L’unica questione è la sua volontà di agire, di farlo insieme e di farlo velocemente: è per questo che lotto, con Giuseppe Conte in particolare”.
Macron evidentemente ha capito più della Merkel la gravità del momento e ha capito che questa volta se non mostra maggiore solidarietà l’Ue rischia di morire: “Se l’Europa può morire - ha spiegato - è nel non agire. Il momento è storico: la Francia si batterà per una Europa della solidarietà, della sovranità e dell’avvenire». Insomma , mentre i dati di ieri parlavano di quasi mille morti (record) e il governo si appresta a prorogare la stretta fino al 18 aprile, il leader di Italia Viva lancia un appello a riaprire tutto e soprattutto i posti di lavoro entro il 12 aprile (Pasqua, appunto).