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Marea nera, la tempesta Alex si trasformerà in uragano

Il rafforzamento rischia di rallentare gli sforzi della Bp, impegnata a raccogliere il greggio nel Golfo del Messico
di Eleonora Crisafulli mercoledì 30 giugno 2010
Marea nera, la tempesta Alex si trasformerà in uragano

1' di lettura

Allerta nel Golfo del Messico per le condizioni meteorologiche. Nelle prossime ore  la tempesta tropicale Alex si trasformerà in uragano di categoria 1, primo dei cinque livelli della scala Saffir-Simpson. E, secondo il Servizio meteorologio nazionale (SMN) messicano, raggiungerà la zona costiera dello stato di Tamaulipas, al confine con gli Stati Uniti, entro la mezzanotte di giovedì. Attualmente Alex si trova a 185 chilometri a nord-nordovest di Celestun, nello Yucatan, 250 chilometri a nord-ovest della capitale Campeche. Ed è sostenuto da venti a 110 chilometri l’ora che lo rendono "moderatamente" pericoloso. Il suo rafforzamento potrebbe creare seri problemi ai tecnici dela compagnia petrolifera Bp, impegnati nella raccolta di greggio nel Golfo. I loro sforzi di arginare la macchia nera potrebbero essere rallentati. Il vicepresidente americano Joe Biden raggiungerà oggi la zona del disastro ecologico. Secondo i vertici Bp, l'uragano non dovrebbe danneggiare il sistema per recuperare il greggio allestito dal colosso petrolifero né i piani di perforare un paio di altri pozzi entro agosto. Ma i forti venti creano problemi e le onde alte fino a 4 metri rischiano di rallentare il progetto di collegare un altro sistema di cattura del petrolio (le stime attuali di Bp parlano di 28mila barili al giorno recuperati, l’aggiunta prevista dovrebbe portare a 53mila barili giornalieri). Come misura precauzionale, Shell Oil Co, Exxon Mobil Corp, Anadarko Petroleum Corp. e Apache Corp hanno evacuato i lavoratori non essenziali dalle piattaforme più vicine al cammino di Alex.

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