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Stampa tedesca contro Draghi: "Insopportabile. Fa ammalare l'euro"

Quotidiani progressisti e conservatori in rivolta: "Con il piano anti-spread ha superato la linea rossa. Così uccide la moneta unica e favorisce l'Italia"
di Andrea Tempestini domenica 9 settembre 2012

Draghi, nel mirino dei crucchi

2' di lettura

Stampa tedesca bipartisan scatenata contro Mario Draghi, accusato con la sua politica di acquisto dei bond di spingere i cittadini tedeschi a salire sulle barricate. Progressisti e conservatori, in coro, puntano il dito contro Super Mario e il suo piano anti-spread che prevede l'illimitato acqusito di bond dei Paesi in difficoltà. Dalla Germania arriva una vera e propria dichiarazione di guerra. Durissimo il fondo della Sueddeutsche Zeitung, foglio progressita per eccellenza, il maggior quotidiano teutonico, che titola: "La Bce premia il cattivo management". Secondo la SZ, la Bce "ha superato la linea rossa, tollerando, anzi premiando il cattivo management. A trarne profitto saranno gli speculatori, ma a pagare è la grande maggioranza dei cittadini". "Insopportabile" - La stampa fa quadrato attorno alla cancelliera del rigore, Anegla Merkel, e la Bundesbank, contraria alle iniziative dell'Eurotower. "E' inammissibile che un’istituzione non legittimata democraticamente decida delle condizioni di vita in Europa, infischiandosi di ciò che pensa il Bundestag e l'Alta Corte di Karlsruhe. Quando i giudici e la legislazione non le piacciono, la Bce stampa moneta. Una cosa insopportabile". La Zeitung conclude la sua filippica lanciando un pesantissimo ammonimento, quando scrive che "anche Mario Draghi sa bene che l’euro non si può salvare contro la Germania, la più forte economia d’Europa. La Bce e gli altri salvatori a ogni costo dell’euro nell’interesse europeo non dovrebbero spingere i cittadini tedeschi a salire sulle barricate, poichè stanno quasi per farlo".    Contro l'Italia - Sulla Frankfurter Allgemeine Zeitung (Faz) il direttore Holger Steltzner scrive che "i salvatori dell’euro chiedono da anni riforme di struttura, i beneficiari le promettono, ma non le fanno. Che farà la Bce se in Italia la tanto spesso promessa riforma della protezione dal licenziamento non si fa? Vende allora i bond italiani?". La Faz aggiunge che "i capi di governo del Sudeuropa possono rallegrarsi, poichè possono continuare ad indebitarsi a tassi di interesse ridotti senza curarsi degli investitori. Siamo curiosi di vedere cosa dirà la Corte Costituzionale di Karlsruhe". "Una giornata nera" - Poi la Bild, che scrive che con la sua decisone di giovedì la Bce "getta fumo negli occhi e si muove decisamente sul binario sbagliato. Una giornata nera per l’euro e per tutti noi. Adesso a decidere come e a chi fornire aiuto non sono più i benefattori, ma i beneficiati", scrive il giornale, concludendo con un "no, Herr Draghi, in questo modo lei non risana l’euro, ma lo fa ammalare!". Sotto il titolo "Draghi fa il lavoro sporco dei politici", infine la Welt scrive che "i pericoli di questa politica sono giganteschi, poiché si tratta di una redistribuzione assolutamente non trasparente e non legittimata politicamente del benessere dal nord al sud. E’ una cosa antisociale e antidemocratica".

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