CATEGORIE

La Siria è una polverieraLa Turchia chiude le frontiere

Gli ambasciatori a Cipro e negli Emirati Arabi hanno lasciato gli incarichi e si sono rifugiati in altri paesi. Scappati dall’esercito anche due altri generali
di Nicoletta Orlandi Posti domenica 29 luglio 2012

2' di lettura

Violenza continua in Siria dove la tensione continua a salire e le truppe di Assad passano all’offensiva e bombardano la periferia di Damasco dopo aver già accerchiato Aleppo. Una situazione che ha portato oggi la Turchia a chiudere "per motivi di sicurezza" tutti i valichi di frontiera con la Siria, anche se permetterà l’ingresso ai profughi in fuga dal conflitto tra le forze di sicurezza di Bashar al-Assad e i ribelli. Nella notte altri 300 profughi siriani sono entrati in Turchia, per lo più dai sentieri usati dai contrabbandieri portando a 43mila i profughi dall’inizio della rivolta 16 mesi fa.  Mentre la tensione sale alle stelle sono arrivate da Mosca dure accuse a Washington. Secondo il ministro degli Esteri, Sergei Lavrov, gli Stati Uniti avrebbero nei confronti di Damasco e della controffensiva dell’opposizione un atteggiamento "che giustifica il terrorismo". La Russia ha anche condannato l’ultimo round di sanzioni dell’Ue a Damasco definendolo un vero e proprio "blocco" aereo e navale della Siria, ma ha rassicurato l’Occidente e Israele sulla 'salvaguardià delle armi chimiche. Ma la violenza non si ferma: per il sesto giorno consecutivo le forze governative siriane si sono scontrate con i ribelli in alcuni quartieri di Aleppo dove nella nottata erano giunti i rinforzi dell’esercito di Assad. Scontri sono stati registrati nel distretto di Bustan al-Qasr, nel sud della città, dove l'esercito ha sparato dagli elicotteri sui cittadini causando morti e feriti, ed ad Al-Jamaliya, mentre nella provincia di Aleppo i lealisti hanno cercato di riprendersi la città di Al-Bab, in mano ai ribelli. A Homs intanto le forze di sicurezza continuano a combattere contro i prigionieri che si sono ammutinati. Nella provincia di Hama 16 persone sono state uccise in un assalto dell’esercito al villaggio di Sharia e due bambini sono morti all’alba nella città di Karnaz. Altri quattro civili hanno perso la vita a Idlib nella cità di Kfar Roma, ha fatto sapere l’osservatorio. Solo ieri il bilancio dei morti è salito a 158 morti di cui 114 civili, 31 soldati siriani e 13 ribelli. Di fronte a una tragedia che non sembra vedere la fine proseguono le defezioni eccellenti dal regime: due ambasciatori, quella a Cipro e il rappresentante negli Emirati Arabi, hanno lasciato gli incarichi e si sono rifugiati in altri paesi. Scappati dall’esercito siriano anche due altri generali, rifugiatisi in Turchia.

La scossa Sisma a Istanbul, scene di panico nella metropoli turca

Cose turche Mourinho lo colpisce e l'allenatore sviene: caos in Turchia

Pennivendoli Quando anche i pacifici svizzeri facevano la guerra

tag

Sisma a Istanbul, scene di panico nella metropoli turca

Mourinho lo colpisce e l'allenatore sviene: caos in Turchia

Lorenzo Pastuglia

Quando anche i pacifici svizzeri facevano la guerra

Giovanni Longoni

Quando la guerra l'hanno fatta le donne

Marco Patricelli

Vienna, così l'islam conquista le scuole

Gli studenti di confessione islamica sono diventati maggioritari nelle scuole elementari e medie di Vienna. È qua...
Mauro Zanon

Putin, "il suo vero obiettivo": a breve l'offensiva terminale

La strada della pace passa dal Vaticano, ma forse Vladimir Putin non ha alcuna intenzione di imboccarla, al di là...

Vancouver, auto contro la folla: strage alla festa dei filippini

Diverse persone sono rimaste uccise a Vancouver e decine di altre ferite, quando un'automobile è piombata sul...

Macron tenta di imbucarsi a San Pietro: come l'ha respinto Trump

Per fortuna, i luoghi hanno la loro storia, e alcune volte anche la loro metafisica. Nel caso della Basilica di San Piet...
Giovanni Sallusti