New York, 25 set. - (Adnkronos/Aki) - " Non stiamo parlando di teocrazia, ma piuttosto di un paese (l'Egitto, ndr) governato dal popolo attraverso un parlamento eletto". Queste le parole, riportate dal quotidiano 'al-Masry al-Youm', che il presidente egiziano Mohamed Mursi ha pronunciato a New York a margine dell'Assemblea Generale dell'Onu. Di fronte ad autorita'cristiane, musulmane ed ebraiche, Mursi ha dichiarato che un malinteso storico determina l'associazione del termine 'Stato islamico' con gli antichi Stati religiosi fondati nel Medioevo. L'Egitto, ha detto Mursi, e' uno stato civile e non secolare. Morsi ha posto l'accento sulla necessita' di modificare la percezione negativa che a livello internazionale si ha dei musulmani, specificando che in Egitto gli uomini e le donne sono uguali nei diritti e nei doveri. La consigliera di Barack Obama per gli Affari religiosi, Dalia Mogahed, ha presenziato al meeting, dopo il quale ha dichiarato che le differenze religiose devono essere accettate, aggiungendo che l'Islam e' una religione tollerante e l'Egitto in particolare e' il paese in cui ha sede l'universita' di al-Azhar, che rappresenta l'Islam moderato. Il presidente Mursi parlera' domattina di fronte all'Assemblea Generale dell'Onu.