Nuova Delhi, 10 set. (Adnkronos/Dpa/Ign) - Sono stati riconosciuti colpevoli di stupro, omicidio e diversi altri reati i quattro imputati chiamati a rispondere in India della morte della studentessa 23enne aggredita a Nuova Delhi il 16 dicembre 2012. La pena verrà annunciata dopo la presentazione delle argomentazioni delle due parti mercoledì. Gli imputati, di età compresa tra i 19 ed i 26 anni, rischiano una condanna alla pena capitale. La ragazza, ribattezzata dai media Nirbhaya (Colei che non ha paura), era stata stuprata e picchiata a bordo di un autobus e poi abbandonata per strada insieme con un amico, che aveva cercato inutilmente di proteggerla. Le violenze, inflitte anche con l'uso di una spranga di ferro, furono di una tale gravità che la giovane morì due settimane dopo in un ospedale di Singapore, dove era stata trasferita per le cure. La vicenda provocò un'ondata di manifestazioni di protesta in tutto il paese che portò all’approvazione di nuove norme per garantire maggiore sicurezza e protezione per le donne, oltre a leggi più dure contro gli stupri, con l’introduzione, appunto, della pena di morte per il reato.