Dharamsala, 19 dic. (Adnkronos) - Un importante monaco tibetano sarebbe morto mentre era sotto la custodia della polizia cinese, probabilmente per le percosse ricevute. Lo ha denunciato il Tibetan Centre for Human Rights and Democracy (Tchrd), con sede a Dharamsala, in India, dove si trova il governo tibetano in esilio. A quanto riferiscono fonti citate dal Tchrd, Ngawang Jamyang, 45 anni, è stato arrestato assieme ad altri due monaci il 23 novembre mentre si trovava in vacanza a Lhasa ed è poi morto il 17 dicembre. "Era chiaro che Ngawang Jamyang era stato picchiato a morte", ha riferito la fonte, secondo la quale il monaco era robusto e in piena salute. Le autorità hanno poi restituito il corpo alla famiglia, minacciando i parenti di non farne parola con nessuno. Monaco del monastero di Tarmoe, Ngawang Jamyang viene descritto come un importante studioso buddista noto per l'inteligenza e la capacità di mediazione. Secondo il Tchrd sempre più tibetani istruiti vengono presi di mira dalle autorità cinesi.