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La petizione degli intellettuali:"Vogliamo essere liberidi andare a puttane"

L'appello pubblicato da Liberation raccoglie le firme di tutta l'intellighenzia d'oltralpe : "Non potete sanzionare chi vuole fare sesso pagando di tasca propria"
di Ignazio Stagno giovedì 31 ottobre 2013

1' di lettura

"Vogliamo essere liberi di andare con le prostitute". L'appello arriva dagli intellettuali francesi e lo firma lo scrittore francese Frederic Beigbeder che, insieme ad altri intellettuali, ha lanciato una petizione contro il progetto del governo di multare i clienti delle lucciole. Il manifesto sarà pubblicato la prossima settimana sul mensile Causeur, ma il testo è rivelato oggi dal quotidiano Liberation. Il gruppo di intellettuali transalpini condanna i rapporti "non consensuali", ma intende difendere il proprio "diritto" a praticare il sesso a pagamento. Si firmano i 343 "salauds" ("maiali") ricordando così il famoso manifesto delle 343 "salopes" ("puttane") pubblicato dal Nouvel Observateur nel 1971 da un gruppo di donne che ammettevano di aver subito un aborto, esponendosi così alle relative conseguenze penali. "Contro il sessualmente corretto, vogliamo vivere da adulti", scrivono oggi gli intellettuali francesi che attaccano il governo: "Oggi la prostituzione - aggiungono - domani la pornografia, che cosa si vietarà ancora? proclamino delle norme sui nostri desideri e i nostri piaceri". Oltre allo scrittore Beigbeder, noto per le sue provocazioni, hanno firmato l'appello anche giornalisti come Eric Zemmour e Ivan Rioufol, entrambi del gruppo Le Figaro, l'avvocato di Dominique Strauss-Kahn, Richard Malka, il drammaturgo Nicolas Bedos, e Basile de Koch, il marito di Frigide Barjot, leader del movimento anti matrimonio gay. Entro la fine di novembre il parlamento francese dovrà pronunciarsi sulla proposta di legge presentata dalla deputata socialista Maud Olivier che intende punire con una multa di 1.500 euro (raddoppiata in caso di recidiva) i clienti delle prostituite.  

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