San Paolo, Rio de Janeiro, Brasilia, ma non solo. Tutto il Brasile è infiammato da una delle più grandi manifestazioni di piazza degli ultimi vent'anni: almeno un milione di persone ha sfilato in corteo in un centinaio di città protestando per il miglioramento dei servizi pubblici e contro gli alti costi della Confederations Cup. A Ribeirao Preto uno dei manifestanti è stato investito e ucciso da un motociclista. Il presidente del gigante latinoamericano, Dilma Roussef, ha convocato d’urgenza un vertice del governo. Guarda il video su LiberoTv Ieri, giovedì 20 giugno, nel pomeriggio migliaia di manifestanti, in gran parte studenti, erano tornati a protestare nelle strade di San Salvador de Bahia, terza città del Paese. La folla si è concentrata intorno allo stadio Campo Grande, dove di lì a poco si sarebbe giocata la partita Uruguay-Nigeria per la Confederations' Cup, i cui enormi costi di allestimento hanno contribuito a esasperare ulteriormente la furia popolare. Malgrado l’atmosfera prevalentemente festosa, drappelli di contestatori hanno bersagliato con pietre e bottiglie gli agenti in assetto anti-sommossa schierati a protezione dell’impianto sportivo: la polizia ha risposto con un fitto lancio di lacrimogeni e ripetute cariche. Il Partito dei Lavoratori facente capo a Rousseff, e al predecessore Luiz Inacio "Lula" da Silva, ha esortato nel frattempo i militanti ad appoggiare le proteste, ma a titolo precauzionale la stessa Rousseff ha deciso di rinviare a data da destinarsi la prevista visita ufficiale in Giappone, dove si sarebbe dovuta recare dal 26 al 28 giugno prossimi.