Turchia, fermato un fotografo italiano

Diciottesimo giorno di violenze. I sindacati proclamano uno sciopero, ma il governo: "E' illegale". Scatta la caccia al giornalista: guarda il VIDEO CHOC
di Andrea Tempestinidomenica 23 giugno 2013
Turchia, fermato un fotografo italiano
2' di lettura

Si è da poco conclusa la diciottesima notte di scontri dall'inizio della protesta in Turchia. Anche all'alba di lunedì la polizia ha usato gas lacrimoegni e cannoni ad acqua contro i manifestanti riuniti ad Ankara; a Istanbul hanno invece bloccato migliaia di attivisti mentre cercavano di raggiungere piazza Taksim, epicentro delle proteste. Le persone fermate sono 441, e tra loro c'è anche un fotoreporter italiano: si tratta del 29enne Daniele Stefanini, livornese, che stava fotografando gli scontri in piazza Taksim quando è stato colpito da diverse manganellate. Il video - Il caso di Stefanini, però, non è isolato: in Turchia è scattata una vera e propria caccia ai giornalisti. A Istanbul la polizia ha fermato, picchiato o arrestato diversi cronisti. Sul sito di Rsf Europa sono state diffuse le immagini dell'arresto del giornalista turco Gokhan Bicic, fermato, buttato a terra e aggredito da quattro agenti. La gente, dalle finestre delle case, urlava ai poliziotti di smettere di picchiarlo, poi ha iniziato a lanciare oggetti di ogni tipo, tra i quali anche una sedia di plastica. Il cronista è stato comunque trascinato via. Cronista fermato e picchiato da 4 agenti Guarda il video-choc su Liberotv Lo sciopero - Dopo la denuncia dell'uso da parte delle forze dell'ordine di sostanze urticanti (mischiate col liquido degli idranti), i sindacati hanno proclamato per oggi, lunedì 17 giugno, uno sciopero generale per protestare contro la violenta repressione delle manifestazioni di piazza da parte della polizia. Dipendenti pubblici, ingegneri, architetti, medici, dentisti e diverse altre categorie professionali si recheranno sul posto di lavoro per poi dichiarare la propria contrarietà alle azioni di governo e incrociare le braccia. Il ministro dell'Interno turco, Muammer Guler, ha però definito lo sciopero "illegale" e ha annunciato che non verrà permesso.