Washington, 11 ott. - (Adnkronos/dpa) - La Cia aveva sospetti su Edward Snowden, la talpa che ha rivelato al mondo i segreti della Nsa, già nel 2009 quando l'esperto di informativa lavorara per l'agenzia a Ginevra. E per questo decise di mettere fine alla sua collaborazione. E' quanto rivela oggi il New York Times, citando due fonti dell'amministrazione Usa, riporta come, in un rapporto di un suo superiore, si avanzano i sospetti che il tecnico avesse cercato di entrare nei file informatici top secret, e per questo aveva deciso di rimandarlo a casa. Inoltre, nel rapporto si sottolineava come Snowden avesse cambiato il suo comportamento e il suo modo di lavorare negli ultimi tempi. Ma, una volta rientrato negli Stati Uniti, Snowden non ebbe alcun problema, nonostante queste note nel suo dossier personale, ad inziare a lavorare con un'altra agenzia di intelligence, appunto la National Security Agency di cui, dopo quattro anni di collaborazione, ha pubblicato migliaia di documenti segreti. I portavoce di Cia, Nsa ed Fbi non hanno voluto rilasciare dichiarazioni sul modo in cui questo possa essere successo. "E' riuscito a passare inosservato in una crepa del sistema", si è limitato a dire una fonte dell'agenzia.