Argentina, il gossip: è amore tra la presidentessa Kirchner e il pm anti-Cav Garzon

Il Clarin: "Più che amicizia". Lo sposato Baltasar, che collabora col parlamento sui crimini della dittatura militare, in Sudamerica avrebbe già avuto due scappatelle
di Giulio Bucchidomenica 10 marzo 2013
Argentina, il gossip: è amore tra la presidentessa Kirchner e il pm anti-Cav Garzon
2' di lettura

  Galeotte, forse, furono le inchieste sui desaparecidos e la dittatura militare dei generali. Secondo il quotidiano Clarin, che rilancia gossip messicani e spagnoli, ci sarebbe una liaison d'amore tra il pms spagnolo Baltasar Garzon e la presidentessa dell'Argentina Cristina Kirchner, vedova da oltre due anni dell'ex presidente Néstor. Il primo, da mesi trasferitosi in Argentina visti i guai in patria, si è occupato dei crimini della dittatura negli anni Settanta e in qualità di consulente nella Commissione diritti umani del Congresso argentino si è spesso incontrato con la Kirchner. La notizia, non confermata, sarebbe un brutto colpo per l'immagine della presidentessa, che continua ad esibire il lutto e a citare in ogni discorso pubblico il marito Néstor, al quale deve gran parte delle proprie fortune politiche. Per Garzon, invece, il gossip rafforza la fama di conquistatore sentimentale: sposato con Maria del Rosario Molina in Spagna, da quando è in Sudamerica si è visto affibiare due relazioni extraconiugali con una brasiliana e una colombiana. I guai di Garzon - D'altronde, il carattere è fumantino e in carriera si è procurato non pochi guai: accanto ai "successi" professionali (storico l'arresto a Londra del vecchio dittatore cileno Augusto Pinochet) ha rimediato sonore batoste, compresa la sospensione di 11 anni dalla toga in Spagna per abuso di intercettazioni telefoniche a carico di politici. In Italia, Garzon è famoso (e la sinistra ne ha fatto un mito) per aver accusato nel 2001 Silvio Berlusconi di violazione della legge contro le concentrazioni televisive per l'affare Mediaset-Telecinco. Per spuntarla, Garzon arrivò addirittura a rivolgersi al Consiglio d'Europa protestando contro l'immunità di cui godeva l'allora premier. Storia chiuda nel 2008, con la definitiva assoluzione del Cavaliere.