Berlino capitale delle baby squillo: ecco quanto guadagnano

di Ignazio Stagnodomenica 4 gennaio 2015
Berlino capitale delle baby squillo: ecco quanto guadagnano
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In Germania la prostituzione è legale dal lontano 1927. L’industria del sesso produce guadagni esosi, e come ogni mercato segue le regole del business, con tanto di operazioni di marketing attraverso siti web, sindacati e dibattito parlamentare. In un noto bordello tedesco è stata proposta una sorta di tariffa “a forfait”, “70 euro e rimani quanto vuoi”. Il sesso è il “business”, con tantissimi zeri, del Terzo Millennio, che deve necessariamente fare i conti con i partiti tedeschi. Dopo la pausa estiva il Cdu ed il Spd riprenderanno la discussione relativa alla riforma della legge del 2002, che regola l’attività dei bordelli; il cui fine sarebbe quello di rendere il mestiere più sicuro, e più produttivo per lo stato attraverso le entrate fiscali. I cristiani-democratici vorrebbero che l’età minima per l’esercizio della professione fosse elevata a “21 anni”, i social-democratici si oppongono; la Cdu vuole imporre le visite mediche, mentre la Spd la vede come una sorta di schedatura improponibile. I partiti concordano sulla normativa per la registrazione dei club a luci rosse; ovvero, oggi, basta solo una comunicazione alla camera di commercio, in seguito sarà necessaria una sorta di “sigillo di qualità” per garantire le condizioni igieniche.