L’uomo-leggenda della Formula Uno, Michael Schumacher, "sta leggermente meglio ma non è ancora fuori pericolo": così i medici che stanno curando all’ospedale di Grenoble in Francia il sette volte campione di Formula 1 hanno spiegato la situazione del sette volte campione del mondo. E dopo la sua terza notte in ospedale, 'Schumi' è ancora in coma farmacologico indotto per far fronte alle gravi lesioni subite nell’incidente di sci sulle Alpi francesi. La sua portavoce Sabine Kehm, che ha incontrato la stampa nell’ospedale di Grenoble, ha confermato che il campione ha trascorso "la notte tranquilla e le sue condizioni sono stabili". "La buona notizia - ha aggiunto la sua storica rappresentante - è che non ci sono significativi cambiamenti". Situazione stabile - "La situazione è rimasta stabile per tutta la notte e fino stamattina: e questa è una buona notizia", ha sottolineato la portavoce. Attorniata da una selva di giornalisti che l’hanno subissata di domande, la Kehm non ha sostanzialmente aggiunto molto altro: ha invece più volte invitato alla prudenza e non ha voluto fare previsioni, ripetendo che la ferite del sette volte campione del mondo di Formula Uno, rovinosamente caduto sugli sci domenica scorsa, sono molto gravi e la sua situazione generale rimane ancora molto critica. "Ma il fatto che sia stabile è una buona notizia", ha osservato ancora. "Questo non significa che si riprenderà rapidamente", ha aggiunto, "non voglio creare false aspettative, dobbiamo vedere come la situazione evolverà, osservare come cambierà di giorno in giorno, monitorando la situazione da vicino". La portavoce infine non ha infine voluto rispondere a domande sulla famiglia di Schumacher, ma ha sottolineato che "per loro la situazione è molto dura e sono tutti psicologicamente molto provati". La portavoce di Schumacher: "Condizioni stabili" Guarda il video Sciacalli - La portavoce di Michael Schumacher, Sabine Kehm, è tornata a chiedere a nome della famiglia il rispetto della privacy dell’ex pilota tedesco. Il nuovo appello è arrivato dopo che martedì le guardie di sicurezza hanno intercettato un giornalista travestito da sacerdote che tentava di entrare nella stanza dell’ospedale francese in cui Schumi è ricoverato in gravi condizioni per una caduta sugli sci. "La sicurezza lo ha fermato prima che si avvicinasse", ha spiegato la storica portavoce di Schumacher. "Non voglio entrare nel dettaglio di cosa stiamo facendo sul fronte della sicurezza. Ma vi posso assicurare -ha aggiunto la Kehm- che c'è sicurezza perchè registriamo continui tentativi da parte dei media o della gente comune di avvicinarsi". La moglie di Schumacher, Corinna, i suoi due figli -Gina Maria e Mick- e il fratello Ralf, egli stesso ex pilota, sono le sole persone autorizzate a rimanere al quinto piano della Clinica Universitaria di Grenoble, dove è stato approntato un dispositivo di sicurezza per impedire l’accesso agli intrusi. La Kehm martedì aveva raccontato che l’incidente è avvenuto quando Schumacher ha abbandonato la pista segnata per aiutare un amico che era caduto, ma senza conseguenze: è stato a quel punto che l’ex pilota è caduto e ha battuto la testa su un roccia in una zona di neve bianca, fuori dalle zone segnate per sciare. L’agente ha negato che Schumacher sciasse a grande velocità , ma ha confermato che l’impatto è stato molto forte, al punto che -secondo il quotidiano 'Bild’- il casco protettivo che indossava 'Schumi' al momento dell’incidente si è spezzato. Sangue nel cervello - Il campione di Formula Uno ha trascorso l’inizio del nuovo anno in ospedale, con la sua famiglia al capezzale (la famiglia che ha chiesto il rispetto della privacy dopo che un giornalista vestito da sacerdote è riuscito a intrufolarsi e ad avvicinarsi al capezzale). I medici sono incerti sul futuro anche dopo la nuova operazione per rimuovere il coagulo di sangue nel cervello. Il campione ha sbattuto violentemente la testa su una roccia mentre sciava domenica, trasferendosi da una pista all’altra, nella lussuosa stazione sciistica di Meribel; la caduta nel breve tratto fuoripista è stata così violenta che il suo casco si è spaccato in due. E adesso lotta tra la vita e la morte, con gli occhi del mondo puntati addosso e legioni di fan che attendono ansiosi notizie sul suo stato. Abituato a performance d’eccellenza, Schumacher non ha tradito neanche stavolta: gli stessi medici che lo seguono si sono detti sorpresi del lieve miglioramento delle sue condizioni, un miglioramento che gli ha consentito di sostenere la nuova operazione, durata due ore; ma al termine i sanitari hanno tenuto a sottolineare che "non è fuori pericolo" ancora. Lo ha detto chiaramente Jean-Francois Payen, responsabile del reparto di terapia intensiva presso l'ospedale della cittadina francese: "Non possiamo fare previsioni sul futuro, non possiamo dire che è fuori pericolo, ma abbiamo guadagnato un po' di tempo". Gli esami successivi all’intervento hanno dimostrato che la rimozione dell’ematoma è "avvenuta in modo soddisfacente", ma non consentono ancora il trasferimento di 'Schumì in un altro ospedale perchè potrebbe essere "pericoloso". I medici stessi hanno sottolineato, che Schumacher - che compie 45 anni, dopodomani, il 3 gennaio - ha dalla sua parte la forma fisica e anche l’età. Il campione rimane comunque è in coma farmacologico per stimolare la ripresa e anche la sua temperatura è stata abbassata a 35 gradi per ridurre l’edema.