Le donne e le bambine non musulmane possono essere fatte prigioniere; si può fare sesso con loro, anche con ragazze in fase prepuberale; e si possono acquistare, vendere o cedere in dono ad altri. Questo è quanto hanno stabilito i jihadisti dello Stato islamico (Isis) nel loro manuale intitolato "Questions and Answers on Female Slaves and their Freedom" (domande e risposte sulle donne schiave e la loro libertà), diffuso nei giorni scorsi a Mosul, loro roccaforte in Iraq. "Le persone hanno iniziato a formare piccoli gruppi per discutere questo documento - ha raccontato alla Cnn un abitante della città - la maggior parte era scioccata, ma non possiamo farci molto". Secondo l'emittente americana, il documento sarebbe stato stampato una prima volta ad ottobre-novembre, quindi pubblicato sul sito web dell'Isis. Nel testo si afferma che è consentito catturare donne "non credenti" e che "le donne schiave sono donne che i musulmani prendono dai loro nemici". Gran parte del documento è dedicata alle pratiche sessuali con le schiave, giustificate dal Corano, stando all'interpretazione dell'Isis. "Se è vergine, il proprietario può avere un rapporto con lei una volta accertata la sua piena proprietà - spiega l'Isis - se non è vergine, il suo utero deve essere purificato (attendere le mestruazioni per essere certi che non sia incinta)" .