Gaza, la mossa di Hamas: sì alla Corte dell'Aja per accusare Israele

di Andrea Tempestinidomenica 24 agosto 2014
Gaza, la mossa di Hamas: sì alla Corte dell'Aja per accusare Israele
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Dopo la recrudescenza di violenze fuori e dentro la Striscia di Gaza, Hamas prova a giocarsi il "jolly": l'organizzazione estremista ha infatti approvato la proposta del presidente Mahmoud Abbas di fare aderire l'Autorità nazionale palestinese (Anp) alla Corte penale internazionale dell'Aja, con l'obiettivo di denunciare Israele per crimini di guerra (accusa che Hamas e Tel Aviv, dall'inizio della nuova guerra, lo scorso 8 luglio, continuano a rivolgersi reciprocamente). Il rovescio della medaglia - In caso di adesione alla Corte dell'Aja dell'Anp, però, Hamas a sua volta si esporrebbe alla possibilità di essere indagata. L'Anp aveva già avanzato la richiesta nel 2009, ma fu rifiutata poiché l'accesso è riservato ai soli Stati. Nel 2012, però, l'Anp ha ottenuto dall'Onu lo statuto di "Stato osservatore", ottenendo l'accesso a organizzazioni e convenzioni internazionali. Israele ha sottoscritto lo Statuto di Roma, il trattato fondativo della Corte pernale internazionale, ma non l'ha mai ratificato. I raid sulla Striscia - Intanto la guerra ha ripreso a salire di intensità. Dopo l'uccisione di un bimbo israeliano di 4 anni, ammazzato da un colpo di mortaio sparato da una scuola Onu nella Striscia, alcuni raid hanno colpito la Striscia stessa. Israele, insomma, risponde: cinque persone della stessa famiglia sono morti in seguito ai raid, secondo quanto riporta l'agenzia Maan, che cita servizi d'emergenza locali. Un'altra incursione aerea è stata segnalata nella mattinata di sabato 23 agosto sulla località di al-Qarara, dove è stata centrata una palazzina. Stando ai dati aggiornati diffusi a Gaza, il totale dei morti palestinesi dall'inizio dell'azione militare Protective Edge è salito a 2.100, mentre i feriti sono 10.500.2.100 e quello dei feriti oltre 10.500.