È un afroamericano di 23 anni l’uomo armato di coltello ucciso a colpi di pistol nel pomeriggio da due agenti di polizia di St. Louis. L’uomo stava tentando di rapinare un negozio, a soli 10 chilometri da Ferguson, dove il 9 agosto scorso un agente locale ha ucciso un 18enne nero e disarmato, innescando le peggiori violenze razziali degli ultimi anni, tanto da spingere il governatore del Missouri a far intervenire la Guardia Nazionale. Il titolare del negozio di St. Louis ha raccontato di aver chiamato la polizia e che il rapinatore si è rifiutato di lasciare a terra il coltello. La dinamica - Secondo il capo della polizia di St. Louis, Sam Dotson, l’uomo era entrata nel negozio per comoprare una bavanda energetica ma è stato fatto allontanare dal proprietario. Poco dopo è rinetrato ed ha rubato un pacco di muffin per poi uscire inseguito dal proprietario. In quel mentre sono arrivati gli agenti. Prima hanno ripetutamente intimato all’uomo di gettare il coltello. Il 23enne afroamericano si è invece avvicinato agli agenti sempre brandendo l’arma. A quel punto entrambi i poliziotti hanno preso le pistole e gli hanno sparato ad una distanza di un metro circa. Arrestate 47 persone - Le proteste sono continuate durante tutta la notte. La polizia ha riferito di aver arrestato 47 persone e sono state sequestrate tre pistole cariche. Nonostante alle ultime proteste abbiano partecipato meno manifestanti rispetto alle precedenti, hanno aggiunto le autorità, alcuni «criminali ed agitatori» hanno minacciato gli agenti e lanciato bottiglie, sia di vetro che di plastica, alcune riempite con urina.
