Il Boeing 777 della Malaysia Airlines sembra essere scomparso nel nulla. Continuano le ricerche nel Mar Cinese orientale ma, a tre giorni dal disastro aereo, il relitto non è ancora stato trovato. Intanto, s'infittisce il mistero sulle cause dell'incidente. Nelle ultime ore, la tesi dell'avaria è andata scemando e il sospetto di un attentato terroristico sembra farsi via via più concreto. A rendere questa ipotesi sempre più plausibile, è il giallo che aleggia sull'identità dei passeggeri saliti a bordo del velivolo con i due passaporti rubati all'italiano Luigi Maraldi e all'austriaco Christian Kozel. Ieri, le autorità malesi hanno fatto sapere di essere riuscite a identificare uno dei sospetti: "Assomiglia a Mario Balotelli", ha spiegato un funzionario con un inopportuno sorriso sulle labbra. La traccia iraniana - Chi erano davvero questi uomini? Stando alle ultime indiscrezioni trapelate dalle indagini, i due potrebbero essere legati alla rete terroristica di Teheran. Ad acquistare i loro biglietti, infatti, è stato il signor Alì: un ristoratore di origine iraniana che ha vissuto lungamente a Pattaya, in Thailandia. Ed è proprio da questa località balneare del Sud-est asiatico che è partito l'ordine d'acquisto per i due biglietti utilizzati dagli impostori. Cosa unisce i tre personaggi? Le autorità malesi, supportate dell'F.B.I., stanno cercando di fare chiarezza sulla natura del rapporto tra che lega i due possibili attentatori a Teheran. Gli investigatori, a questo proposito, stanno vagliando un significativo precedente: nel 2012, una rete di terroristi appoggiati da Teheran era stata coinvolta in un'esplosione a Bangkok.