Il presidente ucraino, Victor Yanukovich, per tentare di allentare la tensione che da due mesi mina la stabilità del Paese, ha offerto ad uno dei leader dell’opposizione Arseny Yatsenyuk l’incarico di premier al posto di Nikolai Azarov, che verrebbe quindi sacrificato. Lo riferisce il ministero della Giustizia. La presidenza ha confermato che Yanukovych ha offerto il posto di vicepremier all’altro esponente dell’opposizione, l’ex pugile Vitali Klitschko. La decisione è arrivata dopo l'acuirsi delle violente proteste del movimento pro-Europa che stanno scuotendo il Paese. Per martedì è programmata una riunione della Rada, il Parlamento, per modificare le controverse leggi contro le manifestazioni, una delle altre richieste dell’opposizione. Da ultimo Yanukovich ha detto di essere pronto a modificare la Costituzione, che al momento assegna grandi poteri al capo dello Stato, o tra un referendum o attraverso un procedimento legislativo. Gli edifici occupati - Come detto, l'Ucraina è nell'occhio del ciclone. Dopo i violenti scontri della notte (un manifestante è morto in giornata per le ferite riportate), un gruppo di manifestanti ha provato ad occupare la sede del ministero dell'Energia. Un nuovo blitz, dopo che i manifestanti hanno occupato il municipio di Kiev e il ministero dell'Agricoltura, nei pressi della sede dell'Energia. In tutto, sono stati occupati 11 edifici governativi. "Hanno tentato di assediare l’edificio. Sono arrivati in un centinaio, armati", ha spiegato il ministro dell'Energia, Eduard Stavytsky. "Sono andato da loro - ha proseguito - e ho detto che se non avessero lasciato pacificamente l’edificio, l’intero sistema energico dell’Ucraina sarebbe crollato. Quel che sta avvenendo - ha concluso - è una minaccia all'intero sistema energetico ucraino". Nel frattempo la polizia ha fatto sapere che, d'ora in poi, considererà gli oppositori che manifestano in piazza Indipendenza e quelli che occupano edifici pubblici nel centro di Kiev alla stregua di "estremisti": lo ha reso noto il ministro dell'Interno, Vitaly Zakharchenko. "Portate le pistole" - Il ministro dell'Interno si è appellato ai leader dell'opposizione: "Abbandonate i radicali, nessuno vuole contrastare una protesta pacifica, e andatevene in qualsiasi altro luogo sicuro. Quelli rimasti a piazza Indipendenza e negli edifici occupati saranno considerati come appartenenti a gruppi estremisti. E in caso di pericolo saremo costretti a usare la forza". La tensione, insomma, è alle stelle, tanto che l'ex ministro della Difesa, Anatoli Gritsenko, ha chiesto ai dimostranti antigovernativi che hanno armi regolarmente registrate di portarle con sé per difendere piazza Maidan, epicentro e cuore pulsante della protesta a Kiev. Gritsenko ha detto: "Dato che le autorità non proteggono la vita delle persone, chiedo a coloro che detengono armi legalmente di venire a difendere Maidan e di pattugliare le strade del centro con le armi. Io - ha concluso - sarò il primo. Ho una pistola con me, adesso".