"Siamo sulle tracce del gruppo che ha preso le due ragazze". Il viceministro degli Esteri italiano Lapo Pistelli predica "discrezione e silenzio" sul caso di Vanessa Marzullo e Greta Ramelli, le due giovani attiviste lombarde rapite ad Aleppo, in Siria, e di cui non si hanno più notizie dal primo agosto. "La Farnesina si è mossa fin dal primo giorno", ha spiegato Pistelli secondo cui "tutti gli scenari sono aperti". Impossibile, per ora, sbilanciarsi perché si deve ancora individuare chi gestisce materialmente il sequestro nella fase attuale e trovare un contatto per intavolare la trattativa. "In Siria solo per farsi i selfie coi ribelli" - In Italia intanto montano le polemiche per la scelta delle ventenni di partire per un paese martoriato da guerra e terrorismo. "Ora mi chiedo: per le due sprovvedute (sarò diplomatico) partite per farsi i selfie tra i ribelli siriani è giusto che si mobiliti la diplomazia internazionale?", chiede polemicamente su Facebook Stefano Clerici, assessore all'Ambiente e alla Protezione civile del Comune di Varese. Il riscatto, aggiunge il 32enne assessore ex An e Pdl, "lo farei eventualmente pagare ai loro ancor più sprovveduti genitori". "Umanamente mi dispiace, per carità, ma con la guerra non si scherza e da bambine è bene che non si giochi alle piccole umanitarie, ma con le Barbie - si legge nel suo post su Facebook -. Perché se parti con l'incosciente presunzione di risolvere un problema e poi, paradossalmente, il problema diventi tu, non può essere la collettività a pagarne il prezzo. Ora speriamo solo che tornino sane e salve a casa - conclude - che imparino la lezione e che tacciano perché l’idea che due ragazzine siano in mano a dei terroristi islamici senza alcuno scrupolo mi fa gelare il sangue nelle vene". Il Pd varesino ha già chiesto le dimissioni di Clerici.