Farnesina: due cittadine italiane rapite in Siria

di Matteo Legnanidomenica 10 agosto 2014
Farnesina: due cittadine italiane rapite in Siria
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Due cittadine italiane sono "irreperibili" in Siria. La conferma arriva dalla Farnesina.  Le due donne si trovavano ad Aleppo per lavorare a progetti umanitari indipendenti nel settore sanitario idrico.  Sul caso stanno lavorando l'unità di crisi e la nostra intelligence. Sono  stati immediatamente attivati tutti i canali informativi e di ricerca per i necessari accertamenti. L’unità di crisi ha già preso contatto con le  famiglie che vengono tenute costantemente informate sugli sviluppi del caso. Le volontarie italiane, la 21enne Vanessa Marzullo di Brembate (in provincia di bergamo, lo stesso paese di Yara Gambirasio) e la 20enne Greta Ramelli di Besozzo in provincia di Varese, lombarde, sono le fondatrici del progetto di assistenza medica Horryaty. Erano al secondo viaggio in Siria e questa volta erano entrate nel paese il 28 luglio passando da Atma, uno dei più grandi campi profughi siriani. Il rapimento sarebbe avvenuto nella notte tra giovedì e venerdì, meno di 72 ore dopo il loro arrivo in Siria. Secondo fonti locali, diverse decine di uomini armati avrebbero circondato l'abitazione dove le due donne si trovavano insieme a due uomini di scorta, a loro volta sequestrati ma liberati dopo poche ore. Le due ragazze avevano con loro anche circa quattromila euro in contanti. Vanessa e Greta avevano partecipato anche alla manifestazione che si era tenuta a Roma lo scorso marzo a sostegno del popolo siriano.