Caccia ai rapitori dei tre ragazzini ebreiOttanta palestinesi arrestati dall'esercito

di Nicoletta Orlandi Postidomenica 15 giugno 2014
Caccia ai rapitori dei tre ragazzini ebreiOttanta palestinesi arrestati dall'esercito
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A ’caccia' dei tre ragazzi ebrei rapiti giovedì scorso, le forze di sicurezza israeliane hanno arrestato 80 palestinesi e imposto un blocco a tutta la Cisgiordania. Con una nota diffusa al media, l’esercito israeliano ha reso noto di aver «chiuso tutto il distretto di Giudea e Samaria (il nome utilizzato per rifersi alla Cisgiordania occupata, ndr) a partire dalla mezzanotte di domenica». Dopo il rapimento dei tre giovani coloni, avvenuto nei giorni scorsi, è in corso una vasta operazione di sicurezza dell’esercito israeliano in Cisgiordania. Tra gli arrestati, alcuni militanti della Jihad islamica e di Hamas e anche un deputato palestinese del gruppo islamico. E adesso viene creato un cordone di sicurezza intorno alla Cisgiordania e a Gaza per il timore che i tre coloni, finiti in mani ai gruppi islamici palestinesi, vengano portati nella Striscia. I tre ragazzi israeliani, uno dei quali ha passaporto americano -Eyal Yifrah (19 anni), Gil-Ad Shayer (16) e Naftali Yaakov Frenkel (16)- sono scomparsi giovedì sera nei pressi dell’insediamento di Gush Etzion, tra Betlemme e Hebron, nel sud della Cisgiordania, mentre facevano l’autostop. «I nostri figli sono stati rapiti da un gruppo terroristico, non ci sono dubbi su questo». È in corso «un’operazione intensiva» per impedire che vengano portati nella Striscia di Gaza o altrove, ha detto il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Le forze di sicurezza di Abbas - si apprende da fonti palestinesi- stanno però cooperando con Israele per le ricerche. Anche Hamas si è dichiarata estranea alla vicenda. Un post afferma che i tre ragazzi sono stati presi dall’Isis, ma la rivendicazione non è comparsa nei siti ufficiali dell’Isis. «L’arresto di 80 deputati, leader e studenti di Hamas in Cisgiordania rappresenta un’aggressione israeliana e riflette lo stato di confusione dell’occupazione israeliana», ha detto a Gaza il portavoce di Hamas, Sami Abu Zuhri. A suo parere, le accuse sono un tentativo di sabotare l’accordo raggiunto fra Hamas e Fatah per la formazione di un governo di unità palestinese. Israele intanto ha richiamato alcune centinaia di riservisti nell’ambito della mobilitazione per la ricerca di tre adolescenti. Il timore è che si ripeta il caso del soldato Gilad Shalit, rapito in Israele il 25 giugno 2006 e poi condotto nella Striscia di Gaza. Israele rispose con una vasta operazione militare nella Stsriscia ma Shalit fu liberato soltanto il 18 ottobre 2011 in cambio della liberazione di miglaia di detenuti palestinesi.