La Francia sta per piegarsi? Dopo gli insulti e la battaglia diplomatica, infatti, Emmanuel Macron ha chiamato il premier Giuseppe Conte. Una conversazione "cordiale", secondo Nathalie Loiseau, la ministra francese per gli Affari Europei. Resta il fatto che sia stato proprio Macron ad alzare la cornetta, dunque nei fatti facendo una parziale marcia indietro rispetto allo "scusarsi? Mai". Anche se le scuse vere e proprie non ci sono state. La Loiseau, inoltre, ha dichiarato: "C'è il tempo delle emozioni e il tempo del lavoro per affrontare questioni importanti come la crisi migratoria". Leggi anche: "Parole intollerabili": anche Prodi asfalta Macron Secondo quanto si è appreso, nel corso del colloquio i due non si sono espressi sulla visita di Conte in programma a Parigi per Venerdì. "Ma ci auguriamo che venga, il presidente e Giuseppe Conte si sono visti brevemente al G7 in Canada, sarebbe interessante e utile che si vedessero più a lungo", ha commentato sempre la ministra ai microfoni della radio Europe 1, sottolineando in modo distensivo che "l'Europa deve fare di più e meglio per aiutare l'Italia". Belle parole, certo, anche se Luigi Di Maio non arretra di un millimetro: "Spero che il presidente Macron si scusi, è ancora in tempo. Ma finché non arriveranno le scuse noi non possiamo indietreggiare". Insomma, non basta una telefonata: le scuse devono essere pubbliche.